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DenominazioneUfficio per la salvaguardia di Venezia opere marittime per il Veneto, (2006 - ...)
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Altre Denominazioni
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Ufficio del Genio civile per le opere marittime di Venezia (1954 - 2006)
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Genio civile di Venezia (1907 - 1954)
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Date di esistenza1907 - ...
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Sedi
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Venezia
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Tipo di ente
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Cenni storici
Il Magistrato alle acque di Venezia, istituito con Legge del 5 maggio 1907, n. 257 operava sul territorio tramite il Genio civile, che per la parte marittimo-portuale si avvaleva della Sezione marittima. Con Legge del 5 gennaio 1953, n. 24 veniva costituito l’Ufficio del Genio civile per le opere marittime di Venezia, dipendente dalla Direzione generale opere marittime del Ministero dei lavori pubblici. Nel nuovo ufficio confluirono, con mezzi, personale e competenze, la Sezione marittima del Genio civile e il Servizio escavazione porti (ente istituito nel 1936); l’ufficio ebbe le competenze riguardanti l’esecuzione dei lavori di gestione e mantenimento delle opere marittime su tutta la costa veneta, compresa la sua laguna, previa autorizzazione del Magistrato alle acque di Venezia, per la parte riguardante la laguna di Venezia. Nel 1998 l’ufficio passò dalle dipendenze della Direzione generale opere marittime a quelle del Magistrato alle acque divenendo, nel 2006, una sezione incorporata nell’esistente Ufficio per la salvaguardia.
Fintantoché rimase autonomo l’Ufficio lavorava di concerto con l’Intendenza di finanza-Ufficio del demanio, la Capitaneria di porto, il Magistrato alle acque e il Provveditorato al porto, oggi Autorità portuale.
L’Ufficio era organizzato in due sezioni. La prima si occupava dei lavori di escavo, costruzione e manutenzione di manufatti su tutto ciò che era classificato demanio marittimo e quindi: escavo dei canali portuali (classificati come marittimi di grande navigazione, gli altri, lagunari, erano di competenza del Magistrato alle acque, Genio civile prima, Ufficio per la salvaguardia di Venezia dopo) e delle bocche di porto, dei fari e dei segnalamenti marittimi in genere, posizionamento e manutenzione delle briccole su tutti i canali marittimi di competenza all’interno della laguna.
La seconda si dedicava alla costruzione e manutenzione delle banchine (comprese quelle dei principali canali navigabili di Porto Marghera), elaborava pareri su richiesta della Capitaneria di porto per il rilascio delle concessioni di beni demaniali a privati (es. per gli impianti turistici, per l’uso delle banchine di Porto Marghera ad uso industriale e commerciale ecc.), inoltre procedeva alle acquisizioni dei manufatti costruiti da terzi sulle aree per le quali la concessione era scaduta. Sua funzione precipua era anche la delimitazione del demanio marittimo, di concerto con la Capitaneria e l’Ufficio del demanio; progettava e manuteneva le difese a mare degli abitati dalle mareggiate (es. il murazzo di Caorle, il muraglione Cavallino Eraclea-Jesolo, i murazzi di Lido e Pellestrina, Caroman e zone critiche di erosione del litorale).
L’ufficio progettò i piani regolatori portuali di Porto Marghera del 1964-1966 e del Porto di Chioggia del 1966-1970.
Nel 1998 fu soppresso il Servizio escavazione porti con l’art. 106 del Decreto legislativo del 31 marzo 1998, n. 112. Lo stesso anno l’Ufficio confluì nel Magistrato alle acque di Venezia; per quanto riguarda l’attività svolta nell’area di Porto Marghera esso, progressivamente, ha ceduto competenze all’attuale Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale.
La sede, in origine in Riva de Biasio, in seguito alla perdita dell’autonomia, nel 2006 fu trasferita a Rialto nella sede del Magistrato, dove un tempo erano ospitati i Dieci savi alle decime della Repubblica di Venezia.
Nel 2006 l’Ufficio del Genio civile per le opere marittime veniva soppresso, il personale e le competenze confluivano nell’Ufficio per la salvaguardia di Venezia. -
Nota bibliografica
Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Nel primo centenario del Magistrato alle Acque, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Venezia 2008.
M. La Prova, Il demanio marittimo. La competenza del Ministero dei lavori pubblici, del Ministero della marina mercantile e dell’ente Regione, Domograf, Roma 1988. -
CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
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