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DenominazioneScatturin, Luigi
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Date di esistenza1919 gennaio 5 - 2009 ottobre 22
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Tipo di ente
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Cenni storici
Luigi Scatturin fece parte del cosiddetto gruppo degli “avvocati militanti” veneziani (assieme ad esempio a Emanuele Battain e Gianni Milner), categoria di professionisti del foro ancora poco studiata in Italia, ma che presenta caratteristiche di riconoscimento peculiari: la politicizzazione dell’attività professionale (pur senza per forza appartenere ad un’organizzazione politica), la scelta rigorosa della clientela, il rischio personale che questo può comportare.
Si riporta la nota biografica su Luigi Scatturin presente nel sito web del conservatore:
“Luigi Scatturin si è laureato in legge a Padova nel luglio del 1948 con una tesi di diritto penale Capacità a delinquere e pericolosità. Ha ottenuto l’abilitazione professionale e l’iscrizione nell’albo dei procuratori legali nel 1950 esercitando costantemente la libera professione forense fino al 2006. Dal 1960 al 1970 è stato consigliere dell’Ordine degli avvocati e procuratori di Venezia, tra i fondatori del periodico veneziano «Cronaca Forense» (1963) e direttore responsabile della «Rassegna degli Avvocati Italiani». Ha promosso la costituzione del SUNIA [Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari] provinciale veneziano ed è stato responsabile del Comitato forense per la difesa giudiziaria e l’informazione degli inquilini e dei senza casa, dal 1976 al 1989. È stato membro di importanti collegi di difesa nazionali, costituiti per rilevanti processi penali e civili negli anni Settanta/Ottanta patrocinando operai, studenti, forze politiche o singoli imputati. È stato difensore delle parti civili (Medicina democratica, Associazione sindacale lavoratrici/lavoratori chimici della Federazione di Venezia), come di altre persone fisiche, nel processo penale di primo grado contro Montedison, Enichem, Montefibre, e in altri processi relativi al polo chimico di Marghera negli anni Novanta e successivi. Tra le attività svolte nelle istituzioni culturali (per lui di pari importanza e dignità professionale), è stato componente del Collegio sindacale della Biennale di Venezia dal 1983 sino allo scioglimento dell’Ente”.
È illuminante, del modo di intendere la professione legale da parte di Luigi Scatturin, quanto lui stesso scrisse nel suo testamento: “Unica mia certezza è stata quella di dover stare dalla parte di chi perde, in ogni possibile occasione.” -
Nota bibliografica
G. Bettin, a cura di, Petrolkimiko: le voci e le storie di un crimine di pace, Baldini & Castoldi, Milano 1998.
G. Bettin e M. Dianese, Petrolkiller, Feltrinelli Milano 2002.
C. Calia, Porto Marghera, la legge non è uguale per tutti: cronaca a fumetti, BeccoGiallo, Ponte di Piave 2007.
F. Casson, La fabbrica dei veleni. Storie e segreti di Porto Marghera, Sperling & Kupfer, Milano 2007.
M. Malatesta, Avvocati militanti. Francia e Italia nel XX secolo, in «Contemporanea», a. XIX, n. 4, ottobre-dicembre 2016, pp. 565-597.
A. Milner, Gigi Scatturin e «Cronaca Forense», in Cronaca Forense. Avvocati veneziani negli anni ‘60: impegno, modernità e democrazia, a cura di R. Biondo, M. Borghi, A. Milner, Nuova Dimensione, Portogruaro 2010. -
Fonti
Fondo Luigi Scatturin, scheda descrittiva a cura di Marco Borghi, in www.iveser.it (consultata nel mese di giugno 2018).
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CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
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Complessi archivistici prodotti