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Monteponi-Montevecchio spa, Milano (1961 – 1971)

Monteponi-Montevecchio spa, Milano (1961 – 1971)

  • Denominazione
    Monteponi-Montevecchio spa (1961 - 1971)
  • Date di esistenza
    1961 - 1971
  • Sedi
    • Milano
  • Tipo di ente
  • Cenni storici

    La società che nel 1971, dopo solo dieci anni di vita, fu posta in liquidazione perché travolta dalla crisi del settore minerario, fu l’ultima tappa di una lunga serie di unioni e incorporazioni di imprese fondate, in luoghi diversi, per coltivare e sfruttare il patrimonio metallurgico del sud-ovest della Sardegna, sin dalla metà del XIX secolo. Di seguito si elencano le varie società che, attraverso incorporazioni e fusioni, confluirono nel 1961 nella Monteponi-Montevecchio spa (quando conosciuta si riporta la sede legale).
    – Monteponi-Montevecchio spa, costituita nel 1961, fusione di Società Monteponi (nata nel 1850) con Montevecchio società italiana del piombo e dello zinco (nata nel 1939);
    – Montevecchio società italiana del piombo e dello zinco, costituita nel 1939, incorporazione di Montevecchio società anonima mineraria (nata nel 1933) nella Società italiana del piombo e dello zinco (nata nel 1936);
    – Società italiana del piombo e dello zinco, costituita nel 1936, incorporazione di Società italiana del piombo (nata nel 1930) nella Società italiana dello zinco (nata nel 1935);
    – Società italiana dello zinco (Milano), costituita nel 1935 da rappresentanti della Montevecchio società anonima mineraria (nata nel 1933) e Società italiana del piombo (nata nel 1930);
    – Montevecchio società anonima mineraria (Milano), costituita nel 1933 dalla Società Monteponi (nata nel 1850) con partecipazione della Montecatini società generale per l’industria mineraria e agricola, nel 1934 fu incorporata la Anonima miniere di Montevecchio (periodo di attività: 1930-1933);
    – Anonima miniere di Montevecchio (Roma), 1930-1933;
    – Società italiana del piombo (Milano), costituita nel 1930 da Società anonima miniere di Montevecchio e Società Monteponi (nata nel 1850);
    – Società Monteponi, costituita nel 1850 da imprenditori genovesi.

    Le società elencate, fino agli inizi del XX secolo, si erano occupate principalmente dell’estrazione dei minerali, in particolare dello zinco e del piombo, nelle miniere dell’Iglesiente, successivamente lavorato nelle loro forme metalliche da società a capitali stranieri. Per lo zinco solo a partire dagli anni Trenta cominciò a svilupparsi un’industria metallurgica nazionale con, affianco all’attività estrattiva, anche le fasi successive di estrazione del metallo dal minerale (per elettrolisi), di fusione e delle successive lavorazioni (laminazione ecc.). Porto Marghera contribuì allo sviluppo di questo promettente settore: proprio qui nel 1936 la Società italiana dello zinco installò degli impianti di estrazione dello zinco per elettrolisi dal minerale; si insediò nella prima zona industriale, lungo il Canale industriale nord, di fianco al Cantiere navale Breda.
    La scelta di Porto Marghera evidentemente non fu casuale in quanto la lavorazione dello zinco metallo si integrava perfettamente con le altre attività industriali presenti: essa infatti poteva utilizzare i sottoprodotti e gli scarti (necessari per le fasi di lavorazione) in particolare della produzione di allumina (e poi di alluminio) da parte dell’Industria nazionale di alluminio – INA e di fertilizzanti complessi da parte della Montecatini, fisicamente vicinissime alla Società italiana dello zinco.
    Nel 1939 lo stabilimento, quando, seguendo le vicende societarie, passò alla Montevecchio società italiana del piombo e dello zinco, aveva già aumentato di molto la propria capacità produttiva rispetto a pochi anni prima, e all’estrazione dello zinco elettrolitico aveva affiancato dei reparti per la produzione di leghe speciali, per la laminazione, per l’estrusione di profilati in lega e altro ancora; in più cominciò a produrre cadmio, cobalto e rame raffinando il rame nero termico prodotto dalla fonderia di piombo della Montevecchio a San Gavino (Su), attiva dal 1932.
    Prima dei bombardamenti angloamericani alla Montevecchio lavoravano circa 800 operai e 40 impiegati. Lo stabilimento, ripresosi dalla crisi del dopoguerra, seguì i cambi di società, passando quindi alla Monteponi-Montevecchio nel 1961; secondo tale assetto societario la produzione di zinco non era assegnato alla sola Marghera, ma anche alla fonderia di Vado Ligure, attiva sin dagli anni Venti, portata in dote dalla Monteponi nella fusione con la Montevecchio. Nel 1971, per i motivi accennati, la società fu messa in liquidazione.
    Oggi la Monteponi-Montevecchio non esiste più, ma l’impianto di Porto Marghera, dopo vari passaggi societari (1971 Ammi del gruppo Ente gestione attività minerarie – EGAM, 1979 Samim, 1980 Sameton con la riconversione alla produzione di rame, 1987 Nuova Sameton, 1993 Enirisorse) è ancora attivo e dal 1997 produce zinco per la Simar spa.

  • Nota bibliografica

    S. Barizza e D. Resini, a cura di, Porto Marghera. Il Novecento industriale a Venezia, Vianello libri, Treviso 2004.
    G. Dore, Montevecchio e Monteponi. Presupposti della fusione, prospettive della incorporazione, Tipografia Valdes, Cagliari 1962.
    F. Manconi, a cura di, Le miniere e i minatori della Sardegna, Consiglio regionale della Sardegna, Cagliari 1986.
    Società di Monteponi, Società Monteponi. Centenario 1850-1950, Tipografia Bona, Torino 1952.
    L. Ottelli, Monteponi (Iglesias-Sardegna). Storia di eventi e di uomini di una grande miniera, C. Delfino, Sassari 2010.
    I. Peis Concas, Montevecchio, S’alvure, Oristano 1991.
    M. Perugini, Il farsi di una grande impresa. La Montecatini tra le due guerre mondiali, Franco Angeli, Milano 2014.
    R. Petri, Un laboratorio di nuova tecnologia: il polo industriale di Marghera prima e durante la seconda guerra mondiale, in «Annali di Storia dell’impresa» 4, Franco Angeli, Milano 1989.
    F. Porchia, L’evoluzione del porto industriale di Marghera dalle origini al secondo dopoguerra (1917-1963). Insediamenti, cicli produttivi, trasformazioni territoriali tra passato e futuro, tesi di dottorato in Scienze storiche, Università degli studi di Padova, 2012.

  • Fonti

    S. Barizza e D. Resini, a cura di, Porto Marghera. Il Novecento industriale a Venezia, Vianello libri, Treviso 2004.
    Comune di Iglesias, Inventario Archivio Società mineraria Monteponi/Montevecchio.
    F. Porchia, L’evoluzione del porto industriale di Marghera dalle origini al secondo dopoguerra (1917-1963). Insediamenti, cicli produttivi, trasformazioni territoriali tra passato e futuro, tesi di dottorato in Scienze storiche, Università degli studi di Padova, 2012.

  • Compilatore
    Daniela Aretino e Giorgia Marcìa (Comune di Iglesias. Archivio storico), Alessandro Ruzzon
  • Complessi archivistici prodotti