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Gaslini, Gerolamo (Monza, 1877 – Genova, 1964)

Gaslini, Gerolamo (Monza, 1877 – Genova, 1964)

  • Denominazione
    Gaslini, Gerolamo
  • Date di esistenza
    1899 luglio 3 - 1964 aprile 9
  • Tipo di ente
  • Cenni storici

    La vita di Gerolamo Gaslini e quella della società da lui fondata sono intimamente legate tra loro, per questo motivo si riassumono insieme le rispettive vicende.
    Gerolamo Gaslini nacque a Monza il 3 luglio 1877. Suo padre Pietro, titolare della Pietro Gaslini & Co., era un pioniere dell’industria degli oli, a quel tempo arretrata e poco meccanizzata, nella quale introdusse importanti innovazioni tecnologiche. Dopo il trasferimento a Genova nel 1896 e la creazione di una ditta di commercio di oli di semi, Gerolamo nel 1906 partecipò assieme ad altre società all’istituzione degli Oleifici nazionali, la ditta paterna ne fu incorporata e il giovane ma già abile imprenditore divenne suo unico rappresentante per il Piemonte e la Liguria.
    L’inizio dell’attività propriamente industriale di Gerolamo risale al 1914, quando, assieme al fratello Egidio, impiantò a Bolzaneto una fabbrica per la spremitura e la raffinazione di olio di semi. Si trattò del nucleo iniziale della ditta Fratelli Gaslini, che presto non solo raggiunse notevolissime quote di produzione in ambito nazionale, ma riuscì anche ad assicurarsi il controllo della più importante società di commercio di semi, la genovese Società anonima raffinerie olii vegetali – SARNOV.
    La prima guerra mondiale contribuì a rilanciare l’ascesa della società di Gerolamo ed Egidio, dal 1916 società anonima, ma sempre saldamente in mano alla famiglia fondatrice, e a rafforzarne la posizione di leader nel settore. Terminato il conflitto la società allargò il proprio raggio d’azione acquisendo degli impianti di spremitura a Trieste e Fiume e diversificò la produzione: olio da semi pregiati a Genova, olio da semi di qualità inferiore a Trieste con vendita dei prodotti di scarto (i panelli) come mangime o concime.
    Il 1919 fu un anno cruciale per Gerolamo e la società. Egli, già provato dalla morte della figlia Giannina, spentasi a soli 12 anni di età, si dimise dalla carica di amministratore delegato, conferendo al fratello le proprie quote societarie con l’accordo di riottenerle nel caso in cui questo avesse deciso di liquidare l’azienda. In quel periodo Gerolamo ideò e progettò la creazione di un istituto pediatrico, l’Istituto Giannina Gaslini, ultimato nel 1938.
    Negli anni Venti la Gaslini sa raggiunse una posizione di preminenza nella produzione nazionale di olio, un vero e proprio oligopolio condiviso proprio con gli “antichi” rivali degli Oleifici nazionali e nel corso del decennio triplicò la produzione estromettendo dal mercato le imprese importatrici dall’estero. Nel 1925 Gerolamo tornò alla guida della società, a causa di un peggioramento dei rapporti con il fratello, intenzionato, assieme al nipote, a liquidare l’azienda nel suo momento migliore. Quando Egidio morì, Gerolamo assunse il controllo completo della società.
    Superata indenne la crisi economica mondiale del 1929, negli anni Trenta la società trovò nuova linfa vitale, acquisì impianti anche nel sud Italia (complessivamente nel 1938 erano 28) tessendo una vera e propria rete nazionale con agenzie regionali a Roma, Napoli e Bari. Nel 1932 a Porto Marghera affittò un impianto dalla Stereol – prima industria italiana idrogenazione olii e acquisì un altro stabilimento l’anno successivo dalle Industrie chimiche degli Oleifici nazionali in liquidazione. Grazie agli utili ricavati dall’attività olearia Gerolamo poté iniziare anche un’intensa politica di partecipazioni azionarie in altre società, non solo del settore degli oli. Nell’orbita della Gaslini entrarono saponifici, industrie alimentari, industrie chimiche, banche; ebbe origine così un gruppo industriale e finanziario di livello nazionale, certo aiutato dalla politica economica autarchica del regime fascista.
    Dopo la caduta del regime fascista, tra il 1943 e il 1945 Gerolamo Gaslini finanziò generosamente la lotta partigiana (il CLN ligure, il CLNAI di Milano e direttamente alcune formazioni partigiane), tanto che a liberazione avvenuta poté rimanere a capo delle sue aziende e proseguire l’attività. Quelli del dopoguerra furono anni difficili: gli approvvigionamenti di semi scarseggiavano e la concorrenza estera cominciò a farsi sentire. Gli utili variavano, tuttavia la Gaslini riconquistò una posizione di tutto rispetto nel panorama industriale nazionale scegliendo, negli anni Cinquanta, di concentrare le proprie risorse nella produzione di olio d’oliva.
    Nel 1949 Gerolamo istituì la Fondazione Gaslini, il cui scopo dichiarato era il potenziamento dell’istituto pediatrico intitolato a Giannina Gaslini; ad essa infatti trasferì tutto il capitale societario per un totale di 1,3 miliardi di lire. Le attività della Gaslini divennero progressivamente più di natura finanziaria che produttiva.
    Gerolamo Gaslini morì a Genova il 9 aprile 1964.
    Per meglio circostanziare i rapporti tra la Gaslini e Porto Marghera si dà qualche cenno in merito alle Saponerie San Marco.
    La società San Marco industria saponi e affini fu fondata a Milano nel 1949; l’anno seguente cambiò ragione sociale in Saponerie San Marco spa e i soci fondatori, Giuseppe Terenghi e Luigi Seleroni, cedettero in parti uguali l’intero capitale azionario a Gerolamo Gaslini e al già amministratore delegato Giovanni Battista Asborno in parti uguali. Il primo le cedette alla figlia Germana, il secondo le portò in dote alla società Asborno saponerie liguri. Nel 1959 un aumento di capitale coperto dalla Fondazione Gaslini rese quest’ultima socia di maggioranza a scapito della Asborno.
    Dal 1954 fino almeno alla prima metà degli anni Sessanta, le Saponerie San Marco risultano avere uno stabilimento a Porto Marghera, in via delle Industrie, 54.
    Il 24 novembre 1966, presidente Pietro Buzzone, Gaslini sa incorporò le Saponerie San Marco.

  • Nota bibliografica

    P. Rugafiori, Rockefeller d’Italia: Gerolamo Gaslini imprenditore e filantropo, Donzelli, Roma 2009.

  • Fonti

    P. Rugafiori, Rockefeller d’Italia: Gerolamo Gaslini imprenditore e filantropo, Donzelli, Roma 2009.

  • Compilatore
    Alessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
  • Complessi archivistici prodotti