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DenominazioneFinzi, Augusto
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Date di esistenza1941 - 2004
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Tipo di ente
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Cenni storici
Si cita da SIUSA, scheda descrittiva del soggetto produttore:
“Nato a Venezia nel 1941, all’esplodere delle persecuzioni antisemite dopo l’8 settembre 1943 fu portato in salvo dai genitori insieme alla sorella Anna in un campo profughi in Svizzera, dalla quale rientrarono tutti a Venezia dopo la liberazione. Nel 1960, dopo il diploma di perito chimico presso l’Istituto tecnico industriale Pacinotti, iniziò a lavorare allo stabilimento petrolchimico di Porto Marghera nel reparto CV6, ultimo di una serie di reparti aperti a partire dal 1952 da Monsanto e Sicedison per la produzione di CVM e PVC, materie prime della plastica. In particolare nel CV6 si lavorava il cloruro di vinile monomero per la produzione di polivinilcloruro in emulsione.
In fabbrica si iscrisse prima alla CGIL poi a Potere operaio, del quale assunse la guida a Porto Marghera. Dal 1967, dopo aver scoperto che il CVM era pericoloso per la salute, e considerato cancerogeno in URSS, iniziò una lunga battaglia per la tutela della salute dei lavoratori. Nel 1978 lascia la fabbrica. Nel 1979 viene arrestato nell’ambito dell’operazione che porterà al processo detto “7 aprile” dalla data degli arresti ordinati dal sostituto procuratore di Padova Pietro Calogero, che coinvolsero tra gli altri numerosi ex membri del gruppo Potere operaio, scioltosi nel 1973. Rimarrà in carcere due anni e dieci mesi.
Dagli anni Ottanta il suo impegno s’indirizzò alla natura e alle coltivazioni biologiche. Nel 1997 fondò l’associazione Amici della natura – Amina e iniziò a operare come educatore alimentare e docente di fitoterapia.
Riprenderà la sua battaglia per la salute dei lavoratori e contro i processi di lavorazione nocivi collaborando al processo contro i vertici di Enichem e Montedison per le morti causate dalle lavorazioni di CVM e PVC al Petrolchimico di Porto Marghera, iniziato a Mestre nel 1998. Con lo stesso spirito ripercorrerà gli anni della fabbrica per il documentario [di Manuela Pellarin] Porto Marghera, ultimi fuochi, del quale è uno dei protagonisti. Muore a 63 anni dopo una lunga malattia. È proprio in seguito a questo lutto che alcuni dei vecchi compagni delle lotte in fabbrica e fuori decidono di costituirsi in Comitato archivio operaio Augusto Finzi e di donare alla Biblioteca comunale di Marghera i materiali del loro percorso politico, custoditi gelosamente per anni salvandoli anche dalle perquisizioni”. -
Nota bibliografica
D. Sacchetto e G. Sbrogiò, a cura di, Quando il potere è operaio. Autonomia e soggettività politica a Porto Marghera (1960-1980), Manifesto Libri, Roma 2009.
In allegato
Gli anni sospesi, regia di M. Pellarin, DVD, contiene 25 videointerviste ai protagonisti del Comitato sindacale di Porto Marghera.Inoltre
Porto Marghera: gli ultimi fuochi, regia di M. Pellarin, Controcampo produzioni srl, 2004 (documentario). -
Fonti
M. Del Rio, Per il Centro di documentazione di storia locale di Marghera. Un inizio: l’Archivio operaio “Augusto Finzi”, Municipalità di Marghera, Venezia 2006.
Fondo Augusto Finzi, inventario in formato elettronico, a cura di Monica Del Rio, 2006, consultabile on-line in www.centrodocumentazionemarghera.it (consultato nel mese di giugno 2018).
SIUSA, Finzi Augusto, schede descrittive di complesso documentario e soggetto produttore, a cura di Maria Cristina Fazzini e Cristina Saggioro, 2011-2014. -
CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
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Complessi archivistici prodotti