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DenominazioneEnte nazionale idrocarburi - ENI (1953 - 1992)
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Altre Denominazioni
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Eni spa (1992 - ...)
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Date di esistenza1953 - ...
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Sedi
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Roma
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Tipo di ente
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Cenni storici
Già durante il regime fascista, soprattutto a partire dal 1938, era stato avviato lo sfruttamento dei giacimenti di metano in Val Padana e nel 1941 l’Ente nazionale metano, l’Azienda generale italiana petroli – AGIP (nata nel 1926), le Regie terme di Salsomaggiore e la Società anonima utilizzazione e ricerca gas idrocarburati – SURGI costituirono la Società nazionale metanodotti – SNAM per la costruzione e l’esercizio dei metanodotti, la vendita e la distribuzione del gas.
Nel 1945, a liberazione avvenuta, Enrico Mattei, già affermato imprenditore della chimica milanese e capo delle forze armate partigiane cattoliche, fu nominato commissario straordinario dell’AGIP con l’incarico di liquidare l’azienda. Tuttavia le recenti scoperte di grossi giacimenti di gas in Lombardia, in particolare a Caviaga (all’epoca in provincia di Milano, ora di Lodi), convinsero il neo commissario delle enormi potenzialità del settore degli idrocarburi per il nuovo corso dell’economia italiana. Così AGIP, anziché sospendere le attività, proseguì le trivellazioni. Nella seconda metà degli anni Quaranta, scongiurata la liquidazione, si susseguirono le scoperte di nuovi giacimenti, tanto che la produzione italiana di metano, tra 1946 e 1950, aumentò di 15 volte.
Mattei intuì la necessità di creare un ente di Stato unico per lo sfruttamento integrale delle risorse petrolifere del paese, così, facendo leva sul grande credito di cui godeva negli ambienti politici e di governo, fece pressione per la presentazione di un disegno di legge apposito, approvato dopo lungo iter parlamentare. L’Ente nazionale idrocarburi – ENI fu istituito con Legge del 10 febbraio 1953, n. 136, quale ente pubblico economico “con il compito di promuovere ed attuare iniziative di interesse nazionale nel campo degli idrocarburi e dei vapori naturali” (art.1) grazie a finanziamenti erogati dallo Stato. L’Ente aveva quindi il monopolio della ricerca e della produzione di idrocarburi in Val Padana, configurandosi sin da subito come una holding a capo delle società che fino ad allora avevano sviluppato i vari rami del settore (AGIP, SNAM, Azienda nazionale idrogenazione combustibili – ANIC, altre società minori) e integrandole l’una con l’altra.
Nel corso degli anni Cinquanta ENI sviluppò la rete dei gasdotti in Italia e quella dei distributori di benzina. La società crebbe notevolmente anche a livello internazionale diffondendo nel mondo il celebre logo del cane a sei zampe. Infatti, per soddisfare i crescenti bisogni del paese e tenere i ritmi della produzione, ENI dovette espandere l’attività all’estero rivolgendosi direttamente ai paesi produttori, in Africa e in Medio Oriente soprattutto, contraccambiando con lo sviluppo delle tecnologie di estrazione e distribuzione in quei paesi. Nello stesso tempo il gruppo cominciò ad esplorare altri ambiti produttivi, non necessariamente legati agli idrocarburi: nel 1954 entrò nel settore metalmeccanico con l’acquisizione della società Nuovo pignone di Firenze; nel 1957 avviò la costruzione del petrolchimico di Ravenna per la produzione di gomma sintetica e fertilizzanti; nel settore tessile, nel 1962, acquisì la Lanerossi e le società minori controllate; già dagli anni Cinquanta entrò nel campo dell’energia nucleare. Nel 1956 ENI contribuì a fondare un nuovo quotidiano, fortemente voluto da Enrico Mattei: «Il Giorno».
Poco prima della privatizzazione, decretata con la trasformazione in società per azioni (Decreto legge dell’11 luglio 1992, n. 333), di fatto iniziata nel 1995 con la vendita delle azioni da parte dello Stato, ENI controllava AGIP (attività di estrazione e raffinazione di idrocarburi), SNAM (trasporto e commercializzazione del gas), ANIC, poi Enichem (per il settore chimico), Snamprogetti e Società anonima italiana perforazione e montaggi – SAIPEM (impiantistica), Nuovo pignone, Lanerossi, Samim (settore minerario-metallurgico), ma era attiva anche nell’editoria, nel campo del nucleare, nell’industria farmaceutica e nel turismo grazie alla catena di motel AGIP. -
Nota bibliografica
A. Clô, ENI 1953-2003, Compositori, Bologna 2004.
M. Colitti, ENI. Cronache dall’interno di un’azienda, EGEA, Milano 2007.
D. Pozzi, Dai gatti selvaggi al cane a sei zampe. Tecnologia, conoscenza e organizzazione nell’AGIP e nell’ENI di Enrico Mattei, Marsilio, Venezia 2009.
F. Venanzi, M. Faggiani, a cura di, L’ENI un’autobiografia, Sperling & Kupfer, Milano 1994. -
Fonti
M. Colitti, MATTEI, Enrico, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 72, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 2008.
SIUSA, Ente nazionale idrocarburi – ENI, scheda del soggetto produttore, a cura di Anna Cristina Denittis, Anna Landolfi. Maria Emanuela Marinelli, Mattia Voltaggio, 2011. -
CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
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RevisioneOmar Salani Favaro, giugno 2018
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Complessi archivistici prodotti