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DenominazioneConsorzio di bonifica di Gambarare (1809 - 1978)
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Date di esistenza1809 - 1978
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Sedi
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Gambarare (Venezia)
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Mira (Venezia)
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Tipo di ente
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Cenni storici
Per inquadrare la secolare vicenda dei consorzi di bonifica in Veneto, in particolare di quelli che insistono sui territori del Veneziano e del Padovano, le loro trasformazioni e i vari accorpamenti avvenuti negli ultimi decenni, si rimanda ai titoli citati in Nota bibliografica e soprattutto alla nota storica riportata nel sito web del Consorzio di bonifica Acque Risorgive, risultato della fusione (l’ultima in ordine di tempo) tra i preesistenti Consorzio di bonifica Dese-Sile e Consorzio di bonifica Sinistra Medio Brenta, stabilita dalla Legge regionale n. 12 dell’8 maggio 2009 e dalla Delibera di Giunta regionale n. 1408 del 19 maggio 2009.
Il Consorzio di bonifica Sinistra Medio Brenta fu costituito con deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 1228 del 7 marzo 1978, con sede a Mirano, a seguito della riorganizzazione delle strutture consortili; esso derivava dalla fusione dei preesistenti Consorzi di bonifica e di miglioramento fondiario, ovvero:
– Consorzio di bonifica Tergola Vandura di Camposampiero,
– Consorzio di bonifica Seconda e Quinta presa di Mirano,
– Consorzio di bonifica Settima presa di Dolo,
– Consorzio di bonifica di Gambarare
– Consorzio di miglioramento fondiario Tergola di Padova.Si dà qualche cenno storico del Consorzio di bonifica di Gambarare, l’ente di maggiore interesse in questa sede. Fu istituito nel 1809 da Eugenio di Beauharnais, viceré d’Italia, per provvedere alle opere di bonifica e miglioramento dei terreni intorno a Gambarare (un tempo comune autonomo, oggi località di Mira), per una superficie complessiva di 3.090 ettari, estesa ad est fino alle acque della Laguna veneta. Dotatosi di uno statuto nel 1870, fino al 1890 funzionò da consorzio di scolo.
Con Regio decreto dell’8 giugno 1890, n. 6994 si diede il via al prosciugamento meccanico di 1.900 degli ettari del comprensorio grazie all’impiego di idrovore a pompa. Nei decenni successivi, per tutto il Novecento, furono potenziati gli impianti di bonifica per porre rimedio al sempre maggiore costipamento dei terreni; dopo la seconda guerra mondiale tuttavia il Consorzio si dovette confrontare con le grandi trasformazioni subite dal territorio dovute principalmente a tre fattori: la costruzione dell’idrovia Venezia-Padova, la crescente industrializzazione con conseguente frammentazione dei terreni, la progettazione della terza zona industriale di Porto Marghera. -
Nota bibliografica
C. De Bosio, Dei consorzi d’acque del Regno Lombardo-Veneto, della loro istituzione, organizzazione ed amministrazione; della competenza delle Autorità e della procedura relativa, Stabilimento tipografico Vicentini e Franchini, Verona 1855.
E. Campos, I consorzi di bonifica nella Repubblica Veneta, Cedam, Padova 1937.
G. Bonfiglio-Dosio, C. Covizzi, C. Tognon, Regolar l’acque: gli archivi dei consorzi di bonifica, Provincia di Rovigo, Rovigo 2005. -
Fonti
Fondo Consorzio di bonifica di Gambarare, serie Lavori, fasc. 6.33 “Rilevamento generale delle bonifiche, 1966-1971”, “Monografia del Consorzio”, marzo 1970.
Consorzio di bonifica Acque risorgive, Cenni storici, link in www.acquerisorgive.it (consultato nel mese di giugno 2018). -
CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
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