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DenominazioneComune di Mira (1868 - ...)
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Date di esistenza1868 - ...
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Sedi
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Mira (Venezia)
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Tipo di ente
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Cenni storici
Il Comune di Mira, parte dell’area tra le province di Padova e Venezia conosciuta come Riviera del Brenta, confina a nord-est con il Comune di Venezia, più precisamente con le località di Ca’ Sabbioni, Ca’ Brentelle, Malcontenta e Fusina, comprese nella zona industriale di Porto Marghera; buona parte del territorio comunale, a sud-est, è occupato da zone umide e barenose, al confine con la Laguna di Venezia.
Nota con l’antica denominazione latina di Cazoxana, Mira assunse l’attuale denominazione sicuramente a partire dal XIV secolo, come attesta l’atto di un notaio padovano del 1306 e la Commedia dantesca, che cita la località nel V canto del Purgatorio.
I primi segni di un insediamento abitato risalgono probabilmente all’epoca romana, quando la centuriazione creò un favorevole reticolo di vie di comunicazione stradali, ma solo nel Medioevo, con l’arrivo dei monaci benedettini e la costruzione dell’Abbazia di Sant’Ilario nel IX secolo, si diede avvio a significative opere di bonifica e coltivazione del territorio circostante.
Importante per la sua posizione di controllo delle vitali vie fluviali del Brenta, Mira fu contesa per secoli dalle potenze comunali vicine di Venezia e Padova, ma passò definitivamente alla Repubblica di Venezia quando, ad inizio XV secolo, tutta la regione cadde sotto il dominio del Leone di San Marco. Mira in seguito beneficiò delle attenzioni dei patrizi veneziani, attratti a stabilirvi le proprie dimore dalla favorevole posizione geografica, vicina anche a Padova, importante centro d’affari. Assieme al resto della Riviera fu popolata delle splendide ville che ancora oggi ne caratterizzano il paesaggio.
La caduta della Repubblica pose fine al benessere di cui godette Mira, come tutta la Riviera, fino a quel momento gettandola in uno stato di trascuratezza e depressione economica che si poté parzialmente superare solo verso la metà del XIX secolo con l’avvio di alcune significative iniziative industriali: nel 1837 la Wagner & C. impiantò uno stabilimento per la produzione di candele steariche, punto di partenza per la futura Mira Lanza, storica azienda leader nel settore dei saponi; nella vicina Stra, alla fine del secolo, sorse la prima industria in grado di confezionare calzature in serie.
La storia di Mira, oltre che da queste importanti realtà industriali, negli anni successivi e ad inizio Novecento fu determinata da almeno due fatti importanti di natura differente: il primo fu l’istituzione del Comune amministrativo “moderno”, con l’unione nel 1868 di Gambarare e Oriago (la cosa fece del nuovo ente il più popoloso comune del comprensorio); il secondo fu, dopo la prima guerra mondiale, lo sviluppo del nuovo porto industriale veneziano a Marghera, per il quale il Comune di Venezia nel 1926 “annetté”, oltre ai Comuni di Mestre, Favaro, Chirignago e Zelarino, anche due località già appartenenti al Comune di Mira, ovvero una parte di Malcontenta e Fusina, vicine alla foce del Naviglio del Brenta. Il Comune della Riviera quindi, in particolare la località di Oriago, si trovò a contatto diretto con la nuova zona industriale, destinata a sviluppi grandiosi e controversi nel corso dei decenni successivi.
In mancanza di strumenti di programmazione territoriale, lo sviluppo urbanistico ed edilizio non poterono essere controllati a dovere e si crearono scompensi e storture all’interno dei confini amministrativi, come in tutte le zone circostanti Marghera, anche a causa della tendenza a edificare a nord-est, verso la vicina zona industriale, soprattutto nella località di Oriago.
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, in concomitanza con l’espansione di Porto Marghera nella seconda zona industriale fino a Fusina, e in previsione della costruzione della cosiddetta “terza zona”, che avrebbe raddoppiato l’area già occupata dalle industrie anche lungo le barene a sud del Naviglio del Brenta, il Comune di Mira sembrò poter partecipare direttamente al nuovo sviluppo industriale, anche con la pianificazione di imponenti opere infrastrutturali necessarie a sostenerlo. Nel 1959 iniziarono i lavori per la redazione di un ambizioso Piano regolatore generale comprendente anche le zone di sviluppo industriale. Il documento fu approvato nel settembre del 1962.
La Legge del 2 marzo 1963, n. 397 annullò di fatto le pianificazioni appena approvate incaricando il neocostituito Consorzio obbligatorio per il nuovo ampliamento del porto e della zona industriale dell’elaborazione di un nuovo Piano regolatore di porto e zona industriale, per legge avocata in toto alla giurisdizione del Consorzio; in questo, oltre a Camera di commercio, Comune di Venezia, Provincia di Venezia e Provveditorato al porto, fu incluso anche il Comune di Mira.
I lavori del Consorzio sfociarono nell’approvazione di un nuovo Piano regolatore nel 1965. Poco dopo, le alluvioni del 1966, una crescente sensibilizzazione dell’opinione pubblica ai temi ambientali e la crisi economica ed energetica degli anni Settanta resero improponibili i progetti di sviluppo già approvati, destinati a rimanere solo sulla carta. -
Nota bibliografica
M. Bernardo, Prospettive di sviluppo portuale ed industriale di Venezia nel territorio del comune di Mira. Studio di economia della pianificazione per la redazione del piano regolatore generale del comune di Mira (provincia di Venezia). Venezia, luglio 1962, Intervento al IX Congresso nazionale di urbanistica, Milano, luglio 1962, Tipografia commerciale, Venezia 1962.
G. Formenton, Mira 1890-1970. Appunti per una storia urbanistica, Francisci editore, Macerata 1984.
G. Formenton, Mira e la terza zona industriale di Marghera. 1959-1968, tesi di laurea, Facoltà di magistero, Università degli studi di Padova, a.a. 1978/1979.
G. Mion, Mira d’altri tempi. Anni ‘20 e ‘30, Padova 1997.
G. Mion, Mira di ieri, Anni ‘40-‘60. Dalla guerra alla rinascita, Castelfranco Veneto 2003.
G. Quagliato, Il Comune di Mira nel secondo dopoguerra, tesi di laurea, Facoltà di scienze politiche, Università degli studi di Padova, a.a. 2001/2002. -
Fonti
G. Quagliato, Il Comune di Mira nel secondo dopoguerra, tesi di laurea, Università degli studi di Padova, Facoltà di scienze politiche, a.a. 2001/2002.
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CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
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RevisioneChiara Gottardo, Comune di Mira, giugno 2018
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