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DenominazioneAzienda generale italiana petroli - AGIP spa (1953 - 1997)
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Altre Denominazioni
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Azienda generale italiana petroli - AGIP società per azioni (1943 - 1953)
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Azienda generale italiana petroli - AGIP società anonima per azioni (1926 - 1943)
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Date di esistenza1926 - 1997
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Sedi
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Roma
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Tipo di ente
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Cenni storici
Di seguito si riporta quanto scritto nel Dizionario di economia e finanza Treccani on-line, successivamente sono messi in rilievo alcuni momenti salienti della storia della presenza di AGIP a Porto Marghera.
“Azienda generale italiana petroli – AGIP società operante nel settore degli idrocarburi, costituita a Milano nel 1926, di proprietà dell’ENI. Nell’immediato dopoguerra, la scoperta di giacimenti di metano e di altri gas naturali nella Pianura Padana consentì all’AGIP di avviare un’intensa attività mineraria in Italia, poi estesa anche all’estero. L’azienda realizzò una vastissima rete commerciale per la distribuzione dei prodotti petroliferi a livello sia nazionale sia internazionale, e svolse un’importante opera di ricerca ed estrazione in diversi paesi, fra cui Tunisia, Libia, Nigeria, Stati Uniti e Canada. A tale attività affiancò quella nei settori dell’energia nucleare, solare e geotermica. Nel 1974 acquisì la Shell italiana (divenuta poi IP, Industria italiana petroli) e nel 1998 fu incorporata a sua volta nell’ENI. La ricerca e la produzione di idrocarburi furono demandate alla divisione AGIP dell’ENI, presente in Italia con i due marchi AGIP e IP”.
AGIP, ente pubblico creato con Regio decreto legge n. 556 del 3 aprile 1926, partecipò sin dagli anni Venti all’industrializzazione del nuovo porto industriale di Marghera: già nel 1928 infatti installò propri depositi di carburante lungo il Canale industriale Brentella, vicino agli insediamenti di altre società operanti in campo petrolifero come Società italo-americana per il petrolio – SIAP, Nafta società italiana petrolio e affini e Distillazione italiana combustibili società anonima – DICSA, società creata nel 1926 da Giuseppe Volpi, tra i principali artefici del nuovo porto industriale.
L’azienda petrolifera di Stato nella prima metà degli anni Trenta visse una rapida ascesa e una corrispondente espansione della rete dei propri impianti. Accadde anche nel nuovo porto industriale veneziano, a scapito di società private già insediatesi in precedenza, tra queste proprio la DICSA di Volpi, con la quale all’inizio del decennio erano stati stipulati degli accordi per la produzione di carburanti. DICSA infatti, in base al Regio decreto legge del 25 novembre 1926 n. 2159 emanato per incentivare la produzione di combustibili con la costruzione di impianti di raffinazione entro i confini nazionali, aveva stipulato una convenzione con lo Stato per l’installazione di una raffineria nella nuova zona industriale, quindi aveva concluso degli accordi di collaborazione con l’AGIP di Porto Marghera per la produzione di carburante. In breve tempo, grazie al lavoro del vicepresidente Oreste Jacobini, AGIP acquisì gli impianti di raffinazione DICSA, insieme ai serbatoi di altre società minori, riuscendo ad attivare nel 1937 una raffineria a ciclo completo, concentrata in un’unica area strategica sia per l’arrivo della materia prima, sia per il trasporto dei prodotti finiti.
Nel periodo postbellico grazie alla direzione di Enrico Mattei e alle scoperte di nuovi giacimenti di metano in Val Padana l’azienda tornò a dominare il mercato italiano degli idrocarburi e ad espandere il proprio raggio d’azione all’estero, nei paesi esportatori di greggio. Alla fine degli anni Quaranta, grazie all’opera del vicepresidente G. E. Kovacs, AGIP concluse un accordo con la società britannica Anglo-iranian oli company – AIOC per la costituzione di una joint venture, l’Industria raffinazione oli minerali – IROM, cui fu trasferita la proprietà della raffineria AGIP di Porto Marghera fino ai primi anni Ottanta, quando tornò alla società del gruppo ENI.
Con l’istituzione dell’Ente nazionale idrocarburi – ENI nel 1953 AGIP passò sotto il controllo del nuovo ente posto a coordinamento di tutte le attività svolte dallo Stato nel settore degli idrocarburi, fino al completo assorbimento in esso nel 1997. -
Nota bibliografica
AGIP, a cura di, Storia dell’AGIP (1936-1948), Immagine e relazioni esterne AGIP spa, s.l. [1996-1999].
La questione petrolifera italiana. Studi di Oreste Jacobini tra primo e secondo dopoguerra, n. 1 della collana Documenti dall’Archivio storico Eni, Eni, Milano 2006.
G. E. Kovacs, Storia delle raffinerie di petrolio in Italia, Colombo, Roma 1964.
G. Mascia, La nascita e lo sviluppo dell’Azienda generale italiana petroli (AGIP) negli anni fra le due guerre (1926-1940), tesi di dottorato in storia moderna e contemporanea, Università di Cagliari, a.a. 2012/2013.
D. Pozzi, Dai gatti selvaggi al cane a sei zampe. Tecnologia, conoscenza e organizzazione nell’AGIP e nell’ENI di Enrico Mattei, Marsilio, Venezia 2009.
G. Sapelli, Nascita e trasformazione d’impresa. Storia dell’AGIP petroli, Il Mulino, Bologna 1993. -
Fonti
Dizionario di economia e finanza Treccani, on-line (www.treccani.it, consultato nel mese di giugno 2018).
Ente Nazionale Idrocarburi, a cura di, Enciclopedia del Petrolio e del Gas Naturale, Editore Carlo Colombo, Roma 1962-1971.
G. Mascia, La nascita e lo sviluppo dell’Azienda generale italiana petroli (AGIP) negli anni fra le due guerre (1926-1940), tesi di dottorato in storia moderna e contemporanea, Università di Cagliari, a.a. 2012/2013.
F. Porchia, L’evoluzione del porto industriale di Marghera dalle origini al secondo dopoguerra (1917-1963). Insediamenti, cicli produttivi, trasformazioni territoriali tra passato e futuro, tesi di dottorato in scienze storiche, Università degli studi di Padova, [2012]. -
CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
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RevisioneArchivio storico Eni, Omar Salani Favaro
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