-
DenominazioneAlusuisse Lonza Group AG (algroup) (1998 - 2000)
-
Altre Denominazioni
-
Alusuisse-Lonza Holding AG (A-L) (1990 - 1998)
-
Schweizerische Aluminium AG (Alusuisse) (1963 - 1990)
-
Aluminium Industrie Aktien Gesellschaft - AIAG (1888 - 1962)
-
-
Date di esistenza1888 - 2000
-
Sedi
-
Zurigo
-
-
Tipo di ente
-
Cenni storici
La Aluminium Industrie Aktien Gesellschaft – AIAG, fondata a Zurigo nel 1888 da Gustave Naville, Georg Neher, Peter Emil Huber e dal francese Paul-Louis-Toussaint Héroult, fu la prima azienda produttrice di alluminio d’Europa. Partita da Neuhausen am Rheinfall, la società costruì stabilimenti in Germania e Austria, fino a che, nei primi anni del Novecento, trovò nel Vallese la regione ideale per i suoi impianti per via delle buone opportunità offerte alla produzione di energia elettrica (necessaria in enormi quantità per alimentare i processi di elettrolisi per produrre il metallo) e lo sfruttamento della manodopera locale a basso costo. Nel 1908, grazie all’energia idroelettrica ricavata dal fiume Navizence, a Chippis si iniziò l’attività produttiva. Questo stabilimento rappresentò una risorsa importante per la regione nei decenni seguenti: vi trovarono lavoro 1.700 operai nel 1917, oltre 3.500 nel 1942.
Il periodo dal 1910 fino ai primi anni Quaranta fu piuttosto difficile per la società svizzera in quanto le vendite di alluminio calarono drasticamente. Per ovviare alle perdite prima si diversificò la produzione con quella dell’acido nitrico, poi si sviluppoò il settore dell’energia elettrica con l’apertura di diverse centrali nel territorio. Tuttavia negli anni Venti AIAG riuscì a fondare un nuovo stabilimento per la laminatura e lo stampaggio a Sierre; nel 1926 la società, per tramite di Alessandro Marco Barnabò, rappresentante del direttore Arnold Bloch, contribuì a fondare a Roma la Società alluminio veneto anonima – SAVA, di cui detenne la maggioranza delle azioni. Lo stabilimento sin da subito riuscì a coprire quote di produzione elevatissime, considerata l’intera produzione di alluminio nazionale; pochi anni dopo si dotò di un impianto per la produzione di allumina.
Nel 1936 il gruppo contava 15.000 dipendenti in tutto il mondo (3.500 solo in Svizzera), nel 1966 si toccarono le 22.000 unità.
Non esente da critiche e polemiche per l’inquinamento causato dai procedimenti di lavorazione, l’Alusuisse nel 1973 assorbì la Lonza, società specializzata nei prodotti chimici, dando vita ad una potente joint venture, divenuta holding nel 1990, che nel 1997 dava lavoro a circa 31.000 dipendenti in tutto il mondo (5.800 in Svizzera). Essa era organizzata in tre divisioni: imballaggio (società Lawson Mardon), produzione di alluminio (Alusuisse) e chimica (Lonza).
Nel 1998 assunse una nuova denominazione, Algroup, fino al 2000 quando si fuse con la canadese Alcan. -
Nota bibliografica
AA. VV., Silbersonne am Horizont, 1989.
B. Aymon, Un demi-siècle de lutte ouvrière à l’aluminium de Chippis, mem. lic. Ginevra, 1978.
M. Bertilorenzi, The international aluminium cartel, 1886-1978. The business and politics of a cooperative industrial institution, New York, London, Routledge 2016.
U. P. Gasche, Bauern, Klosterfrauen, Alusuisse, 1981.
A. Knoepfli, Im Zeichen der Sonne: Licht und Schatten über der Alusuisse 1930-2010, 2010.
W. Meier, L. Weisz, Geschichte der Aluminium-Industrie-Aktien-Gesellschaft Neuhausen, 1888-1938, 2 voll., 1942-1943.
A. Schweri, La grève de 1917 aux usines d’aluminium de Chippis, mem. lic. Ginevra, 1988. -
Fonti
Fondazione Dizionario storico della Svizzera, a cura di, Dizionario storico della Svizzera, vol. 1, Alusuisse a cura di M. Terrettaz, Dadò Editore, Locarno 2002.
-
CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
-
Complessi archivistici prodotti