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DenominazioneSegreteria particolare del duce
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Tipologia e contesto del complesso archivistico
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Complesso di fondi
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Estremi cronologici
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1922 - 1945
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Contenuto
La Segreteria particolare del duce, in quanto centro di ricezione e lavorazione di tutta la corrispondenza di Benito Mussolini, si occupava di materie disparate: trattava tutto ciò che poteva riguardare la sicurezza e gli interessi del regime, compresa l’immagine pubblica del duce (ma si vedano i Cenni storici della scheda sulla Segreteria).
L’organizzazione dell’archivio (o meglio degli archivi), piuttosto complessa e più volte rimaneggiata nel corso del ventennio, prevedeva essenzialmente la formazione di fascicoli intestati a singole persone, corrispondenti di Mussolini, e fascicoli aggregati per materia, entrambi distinti principalmente in base al grado di “riservatezza” di quanto trattato al suo interno (ad uno stesso corrispondente potevano essere intestati due fascicoli, uno ordinario e uno riservato a seconda del contenuto).
Si dà qui di seguito l’elenco dei fondi costitutivi del complesso documentario:
– Carteggio riservato (1922-1943)
– RSI, Carteggio riservato (1943-1945)
– Carteggio ordinario (1922-1945)
– RSI, Carteggio ordinario (1943-1945)
– Carte della cassetta di zinco (1922-1945)
– Carte della valigia (1922-1945)
– Manoscritti autografi delle memorie del duce (1942-1943)
– Miscellanea fotograficaLa travagliata storia delle carte, che rispecchia quella vissuta da Mussolini nel suo ultimo periodo con l’istituzione della Repubblica sociale italiana e alcuni sequestri di documentazione da parte di alleati e partigiani, spiega il numero delle suddivisioni interne del complesso, in origine e fino al 1934 costituito da tre archivi (archivio riservato, ordinario, sussidi), poi unificati, quindi, all’inizio degli anni Quaranta, ancora una volta separati in ordinario e riservato.
Anche per il tema al centro di questo lavoro il complesso archivistico può rappresentare motivo di interesse, in particolare il fondo intitolato Carteggio ordinario, costituito da fascicoli intestati a singoli corrispondenti e da fascicoli aggregati per materia (principalmente ministeri, enti pubblici, enti economici, enti benefici, sindacati fascisti, giornali e riviste fasciste, questioni amministrative di interesse locale, omaggi, manifestazioni di vario tipo ecc.). A sua volta il carteggio è costituito da numerose serie documentarie, le principali, in realtà parti di un unico complesso documentario così cristallizzato in una fase intermedia di uno dei rimaneggiamenti subiti negli anni, sono le seguenti:
– Serie alfanumerica (1922-1943)
– Serie numerica (1922-1943)In entrambe si possono trovare tracce di eventi, società e/o persone legati alla storia di Porto Marghera trattate direttamente da Mussolini nella sua corrispondenza: tra gli episodi importanti per la storia del porto industriale si ricorda l’annessione del Comune di Mestre a Venezia, tra gli enti il Provveditorato al porto di Venezia, ma anche aziende importanti come la Società adriatica di elettricità – SADE, tra le persone imprenditori influenti come Alessandro Marco Barnabò, fondatore della Società alluminio veneto anonima – SAVA. In particolare, per quest’ultimo caso, si segnala il fascicolo cointestato al “Gruppo SAVA” (SAVA, Società idroelettrica Cismon, Società lavorazione leghe leggere – LLL) e al suo “amministratore e direttore generale”, Marco Barnabò, corrispondente di Benito Mussolini sin dal 1928, anno di completamento del primo stabilimento SAVA, sino al 1943, in merito a questioni di carattere personale e, soprattutto, industriale: l’inizio e lo sviluppo dell’attività degli impianti SAVA di Porto Marghera, il loro ampliamento, la produzione di alluminio in tempo di guerra.
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Tipologia documentaria
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Consistenza
4.227 pezzi (buste, scatole e fascicoli)
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Stato di ordinamento e conservazione
I criteri sottostanti all’ordinamento dell’archivio nella fase della sua formazione sono complessi e più volte le carte sono state sottoposte a rimaneggiamenti, riordini e scarti. Attualmente il fondo mantiene le classificazioni originali e l’ultimo ordinamento conferito dalla Segreteria (divisione tra carteggio ordinario e riservato), a cui si affiancano però i complessi documentari originatisi dalle travagliate vicende archivistiche degli ultimi mesi di vita di Mussolini (Carte della cassetta di zinco, Carte della valigia, stralciate da Mussolini stesso poco prima della fine).
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Condizioni per la consultazione
Liberamente consultabile
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Strumenti di accesso
Generali
P. D’Angiolini, C. Pavone, a cura di, Guida generale degli archivi di Stato italiani, vol. 1 voce Archivio centrale dello Stato, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma 1981.
“Guida di sala” ai fondi archivistici conservati in Archivio centrale dello Stato in formato cartaceo presso la sala di studio e in formato pdf scaricabile dal sito web del conservatore; in questo strumento sono evidenziati i codici attribuiti a ciascun complesso documentario da immettere nel sistema informatico che gestisce le richieste dei pezzi, le denominazioni degli stessi, la loro consistenza, gli estremi cronologici e il numero di riferimento degli inventari in formato cartaceo a disposizione in sala di studio.Specifici
Segreteria particolare del Duce (complesso di fondi):
– Guida ai fondi [dell’Archivio centrale dello Stato] nel sito web del conservatore, elenco delle serie con segnalazione di consistenze, estremi cronologici e strumenti di accesso cartacei disponibili;
– SIAS, scheda complesso documentario con elenco delle serie, consistenze, estremi cronologici, strumenti di accesso cartacei disponibili.
Solo alcune serie del complesso sono servite da strumenti di accesso. In particolare:
Carteggio ordinario. Serie alfanumerica (serie):
– Inventario analitico cartaceo redatto nel 1978 a disposizione in sala studio;
– Inventario analitico in formato elettronico (pdf) a disposizione in sala studio. -
Nota bibliografica
E. Gencarelli, Gli archivi italiani durante la seconda guerra mondiale, Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato n. 50, Roma 1979.
E. Re, Storia di un archivio: le carte di Mussolini, Edizioni del Milione, Milano 1946.Inoltre, riferimenti archivistici in
R. Petri e M. Reberschak, La Sade e l’industria chimica e metallurgica tra crisi ad autarchia, in L. De Rosa, a cura di, Storia dell’industria elettrica in Italia, vol. 3, Espansione e oligopolio. 1926-1945, Roma-Bari 1993. -
Fonti
Guida ai fondi [dell’Archivio centrale dello Stato] on-line in acs.beniculturali.it (consultato nel mese di giugno 2018).
P. D’Angiolini, C. Pavone, a cura di, Guida generale degli archivi di Stato italiani, vol. 1 voce Archivio centrale dello Stato, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma 1981. -
CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
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Soggetti produttori
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Soggetto conservatore