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DenominazionePorto Marghera
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Tipologia e contesto del complesso archivistico
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Raccolta
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Estremi cronologici
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1966 - 2009
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Contenuto
Si cita dalla scheda descrittiva della raccolta redatta da Luciano Mazzolin, donatore di parte della documentazione della raccolta, curatore del versamento della documentazione all’IVESER e dell’inventariazione:
“Alla fine del 2008 l’Assessorato al lavoro della Provincia di Venezia ha avviato un progetto per la creazione di un archivio storico su Porto Marghera, che raccogliesse materiali e documenti che analizzano lo sviluppo dell’espansione industriale che ha interessato il polo industriale negli ultimi 30/40 anni, con particolare attenzione ai temi della maturazione della coscienza collettiva volta alla difesa dei diritti e della salute dei lavoratori, delle popolazioni e alla tutela dell’ambiente; l’archivio è stato versato all’IVESER da Luciano Mazzolin nel giugno 2009.
L’Associazione Gabriele Bortolozzo ha proceduto materialmente a raccogliere nei primi sei mesi del 2009 una notevole quantità di documenti vari su Porto Marghera dagli anni Settanta in poi. I documenti sono stati raccolti grazie alla disponibilità di diverse associazioni e singole persone (Medicina democratica, Agenzia d’informazione Coorlach, ALLCA CUB, Gabriele Bortolozzo Onlus, AEA); la parte più consistente della raccolta di documenti è stata messa a disposizione dagli archivi personali di Luciano Mazzolin, ex lavoratore del Petrolchimico (1974-2004) ed ex consigliere della Provincia di Venezia (1990-2004), e Franco Bellotto, ex lavoratore del Petrolchimico (1958-1989) e presidente dell’AEA di Venezia (dal 1993 ad oggi [2009]).
Il materiale raccolto è stato ordinato per data, catalogato su foglio Excel raggiungendo i 2.103 titoli di documentazione varia che va dal semplice volantino o articolo di giornale a documenti più consistenti come libri, giornali e opuscoli di fabbrica, verbali dei processi Petrolchimico e Breda Fincantieri e documenti tecnici che affrontano anche problematiche produttive. La maggior parte dei documenti sono relativi al Petrolchimico di Porto Marghera”.
La raccolta è ripartita in quattro sezioni principali: archivio documentale, documentazione tecnica, Medicina democratica (raccolta di numeri della rivista omonima), libri.
Nella prima parte, a sua volta ordinata cronologicamente in base alle date dei documenti, la documentazione si riferisce perlopiù a diversi episodi ricollegabili a discussioni, lotte, iniziative, manifestazioni, prese di posizione, rivendicazioni messe in atto da lavoratori e cittadini nei confronti di aziende stabilite a Porto Marghera: i documenti provengono in genere da associazioni (Associazione esposti amianto, Gabriele Bortolozzo, Associazione lavoratori lavoratrici chimici e affini – ALLCA), dai Consigli di fabbrica, dalle federazioni sindacali (in prevalenza dei chimici), dai partiti (Partito della rifondazione comunista, Verdi), da privati cittadini (Luciano Mazzolin), ma anche da enti e istituzioni, come l’azienda sanitaria veneziana, il Comune, la Provincia, e il Tribunale di Venezia, la Regione Veneto. Il corpus documentale è incentrato essenzialmente su tematiche quali la salute dei lavoratori, la produttività e la nocività dell’ambiente di lavoro con particolare riferimento alla pericolosità di certi prodotti delle lavorazioni chimiche, come il CVM e il PVC (processo al Petrolchimico), e alle gravi malattie dovute all’inalazione di fibre di amianto (processo a Fincantieri, ex Breda).
La documentazione tecnica si riferisce a particolari stabilimenti produttivi di Porto Marghera (e non solo) descrivendone i processi di lavorazione e le caratteristiche tecniche: planimetrie delle fabbriche, censimenti degli stabilimenti, dati e relazioni sulla produzione, esclusivamente di impianti petrolchimici.
Nella sezione riservata a Medicina democratica sono raccolti 57 numeri della rivista pubblicata dall’importante associazione impegnata sin dagli anni Settanta nella tutela della salute dei lavoratori e nel miglioramento dei luoghi di lavoro. Gli articoli della rivista, spesso a firma di Gabriele Bortolozzo, Luciano Mazzolin (Agenzia d’informazione Coorlach), in generale trattano di inquinamento, della nocività di diossina, CVM, PVC, amianto, soprattutto negli impianti di Porto Marghera, ma anche in altre parti d’Italia.
Infine, la sezione libraria comprende alcuni dei titoli più noti prodotti sulla storia di Porto Marghera (si segnala una ristampa della rivista «Le Tre Venezie» dedicata a Porto Marghera del 1932) e sulle vicende processuali del Petrolchimico; in aggiunta, pubblicazioni specialistiche di argomento ambientalista, politico-sindacale, economico promosse da associazioni, enti locali, istituti culturali, partiti politici. -
Tipologia documentariaappunti articoli di quotidiani e/o periodici bollettini censimenti componimenti poetici comunicati documentazione aziendale acquisita documentazione sindacale dossier elaborati statistici manifesti opuscoli periodici piattaforme rivendicative planimetrie di fabbriche pubblicazioni relazioni statuti volantini
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Consistenza
28 buste
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Stato di ordinamento e conservazione
Il fondo è ordinato; lo stato di conservazione buono.
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Condizioni per la consultazione
Liberamente consultabile
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Strumenti di accesso
Fondo Porto Marghera, scheda descrittiva del complesso in www.iveser.it.
Fondo Porto Marghera, inventario in formato elettronico, a cura di Luciano Mazzolin, consultabile in sede. -
Nota bibliografica
Assessorato all’igiene del territorio ed ecologia, a cura di, Censimento delle industrie di Porto Marghera I e II, Comune di Venezia, Venezia 1977-1978.
G. Rubino e C. Costa, Cos’è nocivo: progetto per un intervento contro la nocività realizzato – gestito a Marghera dall’Assemblea autonoma di Porto Marghera durante lo sciopero generale dell’industria il 27/2/73, Editrice Magna, Roma 1973. -
Fonti
Fondo Porto Marghera, inventario in formato elettronico, a cura di Luciano Mazzolin.
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CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
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Soggetti produttori
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Soggetto conservatore