-
DenominazioneMinistero dell’industria, del commercio e dell’artigianato
-
Tipologia e contesto del complesso archivistico
-
Complesso di fondi
-
-
Estremi cronologici
-
1855 - 1985
-
-
Contenuto
Il complesso di fondi del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato si articola nei seguenti fondi/complessi di fondi prodotti dalle varie divisioni e direzioni interne al Ministero:
– Comitato per l’epurazione (1944-1948)
– Gabinetto (1928-1959)
– Direzione generale affari generali (1942-1967)
– Ufficio italiano brevetti e marchi (1855-1965)
– Direzione generale miniere (1862-1978)
– Direzione generale produzione industriale (1935-1960)
– Direzione generale commercio interno e consumi industriali (1859-1985)
– Direzione generale fonti di energia e industrie di base (1944-1970)
– Commissione centrale industria, Sottocommissione Alta Italia (1945-1949)
– Commissione centrale industria (1946-1949)
– Comitati interministeriali tecnici consultivi (1936-1957)
– Comitato carboni (1945-1958)
– Miscellanea di protocolli (1946-1957)All’interno del complesso di fondi prodotto dall’Ufficio italiano brevetti e marchi è presente documentazione su marchi (immagini o nomi originali di prodotti industriali studiati per la commercializzazione e loghi societari) e modelli (di manufatti industriali originali) depositati e registrati a nome di stabilimenti di Porto Marghera. L’Archivio generale, partizione del complesso dell’Ufficio, si articola a sua volta principalmente nelle seguenti serie archivistiche:
– Invenzioni (1855-1972, 7.781 volumi, registri e microfilm)
– Modelli (1874-1964, 2.203 buste, volumi e registri)
– Marchi (1913-1965, 3.323 buste, volumi e registri)Le tre serie insieme costituiscono l’anagrafe delle proprietà intellettuali italiane, depositate presso l’Ufficio, con la descrizione delle caratteristiche tecniche o, nel caso dei marchi, una loro copia esemplificativa. In questa sede si possono rilevare i numerosi marchi registrati da società di Porto Marghera, e alcuni modelli: sono presenti marchi depositati e registrati tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta, in varie località d’Italia (compresa la Camera di commercio di Venezia), dalla Angelo Vidal (per saponi di vario tipo, lozioni per capelli, dentifrici), dal Commercio industria dolciumi – CID (per prodotti dolciari), dal Cotonificio di Marghera, dalla Giuseppe Maffioli (per vetri cristalli, specchi, vetrate), dalle Industrie chimiche Porto Marghera – ICPM (per lastre, nastri, fili, fibre), dalle Industrie droghe e affini – IDEA (per spezie, droghe per carni insaccate, insetticidi), dalla Lavorazione leghe leggere – LLL, da Oleifici italiani (per prodotti alimentari), dalla Riseria italiana (per mangimi e riso), dalle Saponerie San Marco (per saponi in genere) dalla Società alluminio veneto anonima – SAVA, dalla Vetrocoke (per materiali in fibra di vetro), dalla Vetrocoke azotati.
Tra i modelli di fabbrica ne sono stati registrati dalla Angelo Vidal, dalla CID, dalla ICPM, dalle Officine Galileo di Marghera.
Quanto al resto del complesso, per quanto si è potuto rilevare, è presente documentazione rilevante in merito a società stabilitesi a Porto Marghera all’interno del complesso documentario prodotto dalla Direzione generale produzione industriale. L’Archivio generale (1944-1960) si articola nel modo seguente:
– Affari diversi (1944-1960)
– Finanziamenti European Recovery Program – ERP (1949-1954)
– Pratiche per settore di attività (1952-1953)
– Prestiti in sterline (1949-1954)
– Finanziamenti Azienda rilievo alienazione residuati – ARAR (1950-1953)
– Cellulosa e carta (1941-1950)
– Miscellanea (1946-1956)La serie Finanziamenti ERP (parte della politica di sostegno economico ai paesi europei usciti dalla seconda guerra mondiale varata dagli Stati Uniti nel 1948) raccoglie le pratiche intestate a società che nel dopoguerra fecero richiesta di poter importare macchinari costruiti all’estero per riavviare la produzione industriale avvalendosi dei finanziamenti americani. Solitamente alla domanda occorreva allegare una serie di dati storici e tecnici riguardanti l’azienda e un elenco dei macchinari richiesti, corredato possibilmente da fotografie e pieghevoli esplicativi, dopodiché il ministro poteva accogliere o rigettare la domanda, anche in base alla valutazione di un comitato tecnico appositamente nominato. Le società richiedenti erano ripartite nei rispettivi settori di produzione (sotto-serie Pratiche per settore di attività); mentre grandi società di livello nazionale come la Montecatini, l’AGIP o la SNIA Viscosa solitamente avanzavano richieste in sterline, non in dollari (sotto-serie Prestiti in sterline), imprese artigiane o dalle dimensioni più contenute erano trattate nella gestione ARAR (sotto-serie Finanziamenti ARAR).
Nella sotto-serie Pratiche per settore di attività, per il periodo cronologico individuato, oltre alle veneziane Junghans e Società telefonica delle Venezie – TELVE, si possono rilevare richieste da parte del Cantiere navale Breda (con planimetrie allegate), della Società alluminio veneto anonima – SAVA, della Società industriale San Marco, della Società termoelettrica veneta (proprietaria della centrale Volpi).
Nell’ambito dell’attività del Ministero negli anni della ricostruzione, sembra opportuno segnalare anche ciò che è rimasto della produzione documentaria della Commissione centrale dell’industria. Sottocommissione Alta Italia (1945-1949, 247 buste), erede del Consiglio industriale Alta Italia – CIAI e dei dipendenti Comitati industriali locali, organi creati all’indomani della liberazione, d’intesa con il governo degli alleati, per la pianificazione della produzione industriale in una situazione di temporaneo vuoto amministrativo. Le carte del fondo, pur attraverso consistenti dispersioni documentarie, testimoniano l’attività di raccolta e analisi delle informazioni sulla produzione industriale italiana del post liberazione provenienti dalle aziende, dell’assistenza prestata a queste ultime, del tentativo, non sempre riuscito, di attuare una forma di programmazione economica e di regolare la distribuzione delle materie prime anche in collaborazione con le autorità alleate governanti e con l’UNRRA (Amministrazione delle Nazioni unite per l’assistenza e la riabilitazione). In base al settore produttivo di appartenenza (gli uffici centrali coordinavano delle sezioni specifiche), per le imprese contattate e assistite si conservano le statistiche della produzione e dati sulle assegnazioni delle materie prime richieste. Nello specifico, per le società stabilite a Porto Marghera, si segnala la presenza di SAVA, Vetrocoke, Vidal e altre. -
Tipologia documentaria
-
Consistenza
17.077 pezzi tra buste, volumi, registri e microfilm
-
Stato di ordinamento e conservazione
Il fondo è ordinato; lo stato di conservazione è buono.
-
Condizioni per la consultazione
Liberamente consultabile.
Parte della documentazione delle serie Invenzioni, Modelli, Marchi non è conservata in sede centrale ma nei depositi di Pomezia (Invenzioni, i brevetti per gli anni 1960-1972; Modelli, nn. 100.001-158.888; Marchi, per il periodo 1965-1975); le serie Modelli e Marchi sono state digitalizzate e sono consultabili on-line (si veda in Strumenti di accesso), non così la serie Invenzioni. -
Strumenti di accesso
Generali
P. D’Angiolini, C. Pavone, a cura di, Guida generale degli archivi di Stato italiani, vol. 1, voce Archivio centrale dello Stato, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma 1981.
Guida ai fondi [dell’Archivio centrale dello Stato] nel sito web del conservatore: elenco di fondi e serie archivistiche con consistenze, estremi cronologici, storia del soggetto produttore.
“Guida di sala” ai fondi archivistici conservati in Archivio centrale dello Stato in formato cartaceo presso la sala di studio e in formato pdf scaricabile dal sito web del conservatore; in questo strumento sono evidenziati i codici attribuiti a ciascun complesso documentario da immettere nel sistema informatico che gestisce le richieste dei pezzi, le denominazioni degli stessi, la loro consistenza, gli estremi cronologici e il numero di riferimento degli inventari in formato cartaceo a disposizione in sala di studio.Specifici
Complesso Ufficio italiano brevetti e marchi:
– Modelli e Marchi: database navigabile on-line dal sito web del conservatore; registri cartacei.
– Invenzioni: i volumi costituenti la serie sono serviti dai Bollettini delle invenzioni con indici coevi talvolta incorporati, talaltra raccolti in volumi a parte; i criteri di formazione degli indici variano nel corso degli anni (per nome del titolare, per categoria dell’invenzione, per numero di registrazione, per classifica del brevetto).
Strumenti di accesso cartacei (periodicamente messi a disposizione on-line) per la maggior parte delle suddivisioni del complesso documentario a disposizione in sala studio (per maggiori informazioni si veda in “Guida di sala”). -
Fonti
Guida ai fondi [dell’Archivio centrale dello Stato], on-line in acs.beniculturali.it (consultato nel mese di giugno 2018).
P. D’Angiolini, C. Pavone, Guida generale degli archivi di Stato italiani, vol. 1, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Roma 1981.
A. P. Bidolli, a cura di, Ministero dell’industria e del commercio. Commissione centrale industria. Sottocommissione industria Alta Italia (1945-1949), inventario, Archivio centrale dello Stato, Roma 1983. -
CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
-
Soggetti produttori
-
Soggetto conservatore