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Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea – IVESER. Manifesti, sec. XX, anni Quaranta – sec. XXI, inizio

Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea – IVESER. Manifesti, sec. XX, anni Quaranta – sec. XXI, inizio

  • Denominazione
    Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea - IVESER. Manifesti
  • Altre denominazioni
    • Manifesti Novecento
  • Tipologia e contesto del complesso archivistico
    • Raccolta
  • Estremi cronologici
    • Sec. XX, anni Quaranta - sec. XXI, inizio
  • Contenuto

    I manifesti della raccolta testimoniano gli sviluppi dell’attività politica, sindacale, culturale e di costume dell’ultimo settantennio di storia di Venezia città e provincia. La ricca collezione, tuttora in accrescimento, è stata costituita grazie alle donazioni di associazioni, privati cittadini, partiti politici e sindacati, che in alcuni casi hanno versato le proprie raccolte assieme agli archivi documentali prodotti (si vedano i Soggetti produttori), oltre naturalmente ai regolari apporti dello stesso Istituto per la storia della Resistenza dovuti allo svolgimento dell’attività scientifica, culturale e didattica. Sono significativi, per qualità e consistenza, i nuclei documentali dovuti all’Istituto Gramsci veneto, alla CGIL regionale, alla Federazione italiana lavoratori chimici e affini – FILCEA, alla Camera del lavoro metropolitana di Venezia, a Cesco Chinello, esponente di spicco del PCI veneziano e tra i primi studiosi di Porto Marghera (si veda la scheda Cesco Chinello, 1922-2007).
    Viste le fonti di alimentazione della raccolta, anche le vicende e le questioni sollevate dall’importante e problematica vicina presenza di Porto Marghera sono inevitabilmente entrate a viva forza tra le carte della collezione, in particolar modo con i manifesti prodotti da organizzazioni sindacali e partiti politici.
    Si contano circa 50 manifesti di una certa rilevanza per le tematiche affrontate. Prodotti dal Partito comunista italiano – PCI (nelle sue articolazioni del Comitato zona industriale, delle sezioni di fabbrica Montedison e Società italiana refrattari Marghera – SIRMA soprattutto) si rilevano manifesti di protesta contro l’intervento della Polizia negli stabilimenti della SIRMA (1965) e i licenziamenti alla Società alluminio veneto per azioni – SAVA (anni Settanta), di denuncia del disimpegno della FIAT ancora nei confronti della SIRMA (metà anni Ottanta), e poi le convocazioni dei convegni operai (anni Settanta) e manifesti elettorali con chiari riferimenti alle grandi aziende nazionali proprietarie di stabilimenti di vario tipo anche a Marghera (anni Settanta soprattutto).
    Quanto alle sigle sindacali, tra i produttori si rileva la Federazione italiana lavoratori chimici e petrolieri – FILCEP (CGIL) della Montecatini fertilizzanti (manifesti elettorali e per il rinnovo delle Commissioni interne, anni Sessanta), la Federazione impiegati operai metalmeccanici – FIOM (convocazione dei congressi di zona, anni Ottanta), la Federazione unitaria lavoratori chimici – FULC (protesta contro i licenziamenti alla SIRMA e scioperi di solidarietà nel 1965, manifestazioni contro licenziamenti decisi da Montedison, convocazioni di assemblee al capannone del Petrolchimico negli anni Settanta, protesta contro lo smantellamento della chimica di Porto Marghera e per la salvaguardia ambientale negli anni Ottanta). Tra i tanti spicca il manifesto del 1973 dell’Assemblea autonoma di Porto Marghera raffigurante la celebre crocifissione del manichino con maschera antigas, a simboleggiare le malsane condizioni di lavoro degli operai delle fabbriche del polo industriale.
    Inoltre sono presenti messaggi del Comitato unitario antifascista di Venezia (condanna dell’attentato terrorista a Luciano Strizzolo, dirigente del Petrolchimico), del Consiglio di quartiere di Murano (condanna dell’omicidio di Sergio Gori, dirigente del Petrolchimico), delle associazioni combattentistiche a ricordo degli scioperi operai del 1944 contro i nazifascisti.

  • Tipologia documentaria
  • Consistenza

    1.500 pezzi circa

  • Stato di ordinamento e conservazione

    Il fondo è parzialmente riordinato per donatore e in corso di digitalizzazione; lo stato di conservazione è buono.

  • Condizioni per la consultazione

    Liberamente consultabile

  • Strumenti di accesso

    Fondo Manifesti Novecento, database navigabile on-line con digitalizzazioni e schede descrittive di parte della raccolta, in www.albumdivenezia.it.

  • Fonti

    Fondo Manifesti Novecento, database navigabile on-line con digitalizzazioni e schede descrittive di parte della raccolta, in www.albumdivenezia.it (consultato nel mese di giugno 2018).

  • Compilatore
    Alessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
  • Soggetto conservatore