-
DenominazioneIstituto per la ricostruzione industriale - IRI
-
Tipologia e contesto del complesso archivistico
-
Complesso di fondi
-
-
Estremi cronologici
-
1933 - 2002
-
-
Contenuto
Il vastissimo complesso documentale si potrebbe definire come complesso di fondi in quanto ogni ufficio (o direzione) che costituiva l’ente si comportava da soggetto produttore d’archivio autonomo; la sua struttura è, pertanto, molto articolata, com’era, del resto, quella dell’ente produttore. Per un’analisi approfondita si rimanda al ricco repertorio di strumenti di accesso disponibili on-line nel sito web del conservatore e di Fintecna, società che nel 2008 ereditò il patrimonio storico-culturale dell’Istituto; qui si può accennare solo alle partizioni principali del complesso e ai possibili sviluppi che in esse può trovare il tema di questo lavoro.
Il complesso, nella sua attuale conformazione, si snoda nelle seguenti sezioni:
– Pratiche degli uffici (Numerazione nera) (1933-2002)
– Pratiche societarie (Numerazione rossa) (1933-2002)
– Pubblicazioni (1934-2009)
– Ordini di servizio, delibere, schede ed elenchi riguardanti le società del gruppo (1933-2002)In base alla consultazione degli strumenti di corredo disponibili, sono le prime tre sezioni a dover ricevere menzione in questa sede, relativamente a quanto in esse è trattato non solo delle società e delle aziende legate all’IRI protagoniste dello sviluppo di Porto Marghera, ma anche del suo principale artefice, Giuseppe Volpi conte di Misurata.
La prima sezione raduna i fondi prodotti dai vari uffici costitutivi dell’Istituto, perciò nelle serie archivistiche che li formano si trovano le pratiche inerenti i vari e complessi aspetti gestionali dell’amministrazione dell’intero gruppo IRI e, di riflesso, delle singole società capogruppo, nonché delle numerosissime controllate coinvolte. La struttura del complesso è la seguente:
– Presidente (1960-2002)
– Direttore generale (1979-2002)
– Affari generali e organi deliberanti (1923-2002)
– Contabilità (1933-2002)
– Finanza (1933-2002)
– Studi (1933-1997)
– Ispettorato (1934-2001)
– Direzione pianificazione e controllo (1980-1998)
– Direzione controllo, amministrazione e ispettorato (1998-2003)
– Legale (1934-2000)
– Problemi del lavoro (1944-2001)
– Relazioni pubbliche-Relazioni esterne (1951-2002)
– Rapporti esterni-Rapporti internazionali (1960-1998)
– UCTI – Ufficio cooperazione tecnica internazionale (1962-1995)
– Ufficio stampa (1969-2002)
– Cral poi Cedi (1937-1982)Ai fondi elencati si aggiunga l’Ex Archivio storico (1926-1970), costituito da materiale giunto in Archivio centrale dello Stato con i primi versamenti effettuati dall’Istituto negli anni Ottanta e che nelle operazioni di riordino non è stato possibile riaggregare agli altri fondi.
La seconda sezione comprende le serie documentarie costituite dalla documentazione che obbligatoriamente le società inquadrate a vario titolo nella struttura dell’Istituto (capisettore e controllate) dovevano fornire periodicamente al vertice; ad essa si aggiunge la documentazione che l’IRI stesso produceva in merito a questa o a quella società e la corrispondenza intercorsa. La struttura di questa seconda sezione, a differenza della prima, è relativamente lineare: per ogni società controllata esiste una serie di fascicoli la cui formazione e la cui sequenza, in linea di massima, si ripetono rispecchiando uno schema prestabilito da un preciso titolario interno. I fascicoli riguardano, tra le altre cose, la costituzione della società, la composizione degli organi amministrativi, la situazione contabile, le operazioni finanziarie, le variazioni del capitale, la corrispondenza tenuta con il vertice del gruppo ecc. Si contano più di 700 serie documentarie all’interno di questa sezione.
La terza, come si intuisce, comprende il materiale pubblicato dall’ente (bilanci, opuscoli, bollettini periodici), anche in merito alle singole società del gruppo.
Le principali società legate al gruppo di gestione pubblico che trovarono spazio (e in alcuni casi trovano tuttora) nella zona industriale di Marghera, sono le seguenti: caposettore Fincantieri (per la cantieristica) con le controllate Italcantieri e Cantiere navale Breda; caposettore Finsider (per la siderurgia) con le controllate Costruzioni metalliche Finsider – CMF, Deltavaldarno, Ilva, Italsider, Nuova Italsider ed Esercizio raccordi ferroviari Porto Marghera; caposettore Finmeccanica con la controllata Industrie ottiche riunite – IOR. A queste, per lo specifico interesse di questo lavoro, si aggiunga Montecatini, poi Montedison.
Inoltre, anche se solo a margine, si fa notare che inevitabilmente, per l’importanza avuta nella politica economica italiana della prima metà del Novecento, anche grandi personalità legate alla nascita di Porto Marghera come Giuseppe Volpi conte di Misurata (Ministro delle Finanze dal 1925 al 1928), così come le operazioni finanziarie cui partecipò (ad esempio la costituzione della società finanziaria Italian Superpower Corporation), risultano trattate in alcune delle partizioni del complesso, innestate, in particolare, nella sua prima sezione (Numerazione nera).
Quanto alle società citate, tutte grandi imprese di dimensione nazionale, il complesso archivistico IRI rivela documentazione in merito agli stabilimenti societari sia di Porto Marghera sia di tutti gli altri luoghi di insediamento: nella prima sezione del complesso, in base al loro coinvolgimento nelle pratiche di gestione e amministrative aperte dagli uffici, nella seconda all’interno delle serie archivistiche dedicate a ciascuna società controllata. La terza sezione, il fondo Pubblicazioni, potrà interessare per la presenza della serie Bilanci delle società partecipate dall’IRI dal 1929 al 2003.
Gli strumenti di accesso e di ricerca on-line potranno fornire informazioni puntuali in merito alla posizione della documentazione di effettivo interesse. -
Tipologia documentaria
-
Consistenza
27.000 pezzi ca (buste, volumi, registri, scatole, schedari)
-
Stato di ordinamento e conservazione
Il complesso documentale, ora definitivamente ordinato e inventariato, è giunto in Archivio centrale dello Stato in due fasi distinte: la prima, nel corso degli anni Ottanta (in quattro versamenti dal 1981 al 1987), per quello che era definito Archivio storico IRI, la seconda, per mezzo di alcuni versamenti iniziati nel 2009 e conclusi nel 2011, per quanto rimasto in deposito nella sede dell’Istituto, a Roma, in via Veneto. Prima della completa e definitiva sistemazione in Archivio centrale, l’intero complesso è stato oggetto di due progetti di schedatura e inventariazione: negli anni 1993-1997, subito dopo la dichiarazione di “notevole interesse storico” da parte della Sovrintendenza archivistica per il Lazio, per la documentazione già conservata in Archivio centrale, e negli anni 1997-2008, per la documentazione ancora in via Veneto.
Quanto detto è importante per capire l’attuale ordinamento del complesso e per poter dare la corretta interpretazione alle frequenti note archivistiche presenti negli strumenti di corredo, riferibili ad una situazione di conservazione pregressa, nella quale le carte si trovavano distribuite in luoghi di conservazione diversi. Per lo studio non solo delle carte, ma anche della bibliografia prodotta sull’IRI prima della sistemazione definitiva dell’archivio, è quindi basilare il supporto delle spiegazioni e delle avvertenze fornite dagli inventari.
Il riordino, l’inventariazione e più in generale la valorizzazione del patrimonio archivistico dell’Istituto è stato possibile grazie all’interessamento di Fintecna, società che nel 2002 ha ereditato le residue attività dell’Istituto dopo la sua liquidazione, e che, nel 2008, ha sostituito definitivamente la Fondazione IRI, nata nel 2000 e anch’essa liquidata, nell’attività di gestione del patrimonio storico-culturale dell’Istituto.
Lo stato di conservazione è buono. -
Condizioni per la consultazione
Liberamente consultabile
-
Strumenti di accesso
Nel sito web del conservatore sono consultabili inventari analitici in formato digitale dell’intero complesso documentale; grazie ad essi sono possibili ricerche per parole chiave in corrispondenza dei vari livelli della struttura del complesso e secondo vari parametri.
Da questi strumenti è possibile accedere anche all’ingentissima mole di documenti digitalizzati, tra questi anche documenti di vario tipo sugli stabilimenti delle controllate insediate a Porto Marghera. A questo proposito si vogliono sottolineare i risultati delle varie campagne di digitalizzazione: per le Pratiche degli uffici (Numerazione nera) sono state prodotte 531.000 immagini in formato pdf, per le Pratiche societarie (Numerazione rossa) 600.000, per le Pubblicazioni 35.000. Si veda in search.acs.beniculturali.it.
L’inventario è accessibile anche dal sito web di Fintecna, dove sono riportate ricche annotazioni sulla costituzione e il riordino dell’ “Archivio storico IRI”, in www.archiviostoricoiri.it. -
Fonti
Archivio Istituto per la ricostruzione industriale – IRI, inventario consultabile on-line in acs.beniculturali.it (consultato nel mese di giugno 2018).
-
CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
-
Soggetti produttori
-
Soggetto conservatore