Skip links

Ferrovie dello Stato – FS. Servizio lavori e costruzioni, sec. XX, inizio – sec. XX, anni Ottanta

Ferrovie dello Stato – FS. Servizio lavori e costruzioni, sec. XX, inizio – sec. XX, anni Ottanta

  • Denominazione
    Ferrovie dello Stato - FS. Servizio lavori e costruzioni, sec. XX, inizio - sec. XX, anni Ottanta
  • Tipologia e contesto del complesso archivistico
    • Fondo
  • Estremi cronologici
    • Sec. XX, inizio - sec. XX anni, Settanta
  • Contenuto

    Il consistente fondo del Servizio lavori e costruzioni delle Ferrovie dello Stato, incaricato della costruzione della rete ferroviaria italiana (si vedano i Cenni storici), si articola nelle seguenti serie archivistiche:
    – Affari generali
    – Personale
    – Strade e fabbricati
    – Magazzini
    – Espropriazioni e permute
    – Trazione elettrica
    – Case economiche
    – Collaudi
    – Profili e planimetrie

    Per le finalità di questo strumento si segnala, tra le serie citate, Strade e fabbricati (identificata dalla lettera C). Questa serie, che si estende per tutto l’arco cronologico coperto dal fondo, include a sua volta delle suddivisioni interne (sotto-serie) determinate in base alla tipologia di edificio o manufatto di cui si richiedeva la costruzione (il livello è contrassegnato da un numero romano), lungo una determinata linea ferroviaria (numero arabo), infine, scendendo al livello di unità archivistica, o fascicolo, alla stazione ferroviaria di riferimento (altro numero arabo).
    In particolare si deve considerare la sotto-serie Stazioni e fermate (identificata dal numero IV), della linea Milano-Venezia (numero 82), stazione di Mestre (44). Nella pratica 51 del fascicolo si può trovare materiale rilevante per la costruzione degli impianti ferroviari annessi al nuovo porto industriale di Marghera, fondamentali per garantire un’efficace movimentazione delle materie giunte via mare, elemento basilare per lo svolgimento delle funzioni attribuite a Porto Marghera. Si tratta dell’aggregazione di più pratiche, la prima aperta già nei primi anni in cui si cominciò a trattare un ampliamento del porto di Venezia in terraferma, cioè dall’approvazione del piano regolatore progettato dal Genio civile di Venezia nel 1904 con la Legge del 14 luglio 1907, n. 542. Tale piano regolatore, oltre ad ampliare il porto della Venezia “insulare” (la futura Marittima), si proponeva di creare un bacino sussidiario ai Bottenighi (all’epoca frazione del Comune di Mestre), con relativo escavo di canali navigabili, banchinamenti e allacciamento ferroviario alla stazione di Mestre, previa espropriazione dei terreni da parte delle autorità competenti. La pratica segnalata comincia proprio da questa fase: dall’avvio, nel 1909, delle procedure necessarie per “arredare” il nuovo bacino in costruzione con le necessarie opere ferroviarie da parte dell’Amministrazione autonoma delle Ferrovie dello Stato (prima del Servizio mantenimento e sorveglianza, poi del Servizio lavori e costruzioni) attraverso la locale Divisione veneziana (si vedano i Cenni storici) e a carico del ministero competente, il Ministero dei lavori pubblici, Direzione generale opere marittime. Il carteggio, per questa prima fase dei lavori, coinvolge, oltre ai servizi dell’Amministrazione ferroviaria, anche Magistrato alle acque, Ministero e Genio civile, e per alcuni anni prosegue senza esiti di rilievo, mettendo comunque in risalto l’avanzamento dei lavori di escavo e di banchinamento del bacino dei Bottenighi, ad opera di un’impresa costruttrice privata vincitrice dell’appalto, l’impresa Almagià.
    La pratica, il cui oggetto è l’allacciamento ferroviario prima del bacino dei Bottenighi, poi del cosiddetto porto commerciale di Marghera, prosegue fino al 1937, arricchendosi dei contributi di nuovi soggetti determinanti per il prosieguo e il successo del progetto, soprattutto a partire dai primi anni Venti con la comparsa della Società porto industriale di Venezia, rappresentata da Enrico Coen Cagli, e del Provveditorato al porto di Venezia, istituito nel 1929. In base alla convenzione sottoscritta nel 1917 da Stato, Società e Comune di Venezia, anche tra Amministrazione autonoma delle Ferrovie dello Stato e Società porto industriale nel 1933 si stipulò una convenzione per l’assegnazione dei lavori di allacciamento ferroviario della zona commerciale del porto (i moli dell’insula ovest) alla stazione di Mestre, da eseguirsi, per quel che concerne la costruzione dei binari e delle relative apparecchiature, da parte e a carico della società di Coen Cagli (mentre il Provveditorato al porto allestiva gli impianti per il carico/scarico merci) con l’Amministrazione delle Ferrovie, rappresentata dalla Divisione compartimentale di Venezia, a predisporre la stazione di Mestre per l’aggancio, a supervisionare l’opera della Società e a riceverla in consegna una volta ultimata. L’intero carteggio si presenta ricco di documentazione tecnica relativa ai collegamenti ferroviari e alle nuove aree portuali (disegni, progetti, planimetrie, relazioni, stime di spesa ecc.), a partire dal 1910 (si vedano i progetti per il nuovo bacino dei Bottenighi in un’area ancora del tutto barenosa).
    Per il biennio 1937-1938 si può trovare la pratica riguardante la costruzione dello scalo ferroviario intermedio tra Mestre e Venezia, ovvero l’attuale stazione di Venezia Porto Marghera.
    Muovendosi sempre all’interno della serie C Strade e fabbricati, si possono rintracciare pratiche meno consistenti, relative a lavori di minore importanza eseguiti nell’area di Porto Marghera, nella sotto-serie III (Corpo stradale, manufatti, armamento), ancora per gli anni Trenta, come gli attraversamenti dei binari di condotte di acqua e gas.

  • Tipologia documentaria
  • Consistenza

    8.200 buste

  • Stato di ordinamento e conservazione

    Il fondo è ordinato; lo stato di conservazione è discreto.

  • Condizioni per la consultazione

    Liberamente consultabile previa richiesta e dopo aver concordato con il conservatore un appuntamento per la visita ai depositi.

  • Strumenti di accesso

    Database in formato elettronico dell’intero complesso archivistico conservato: l’accesso e le ricerche sono consentiti con l’assistenza del personale.

  • Compilatore
    Alessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
  • Revisione
    Ilaria Pascale, Fondazione FS Italiane, Servizio Archivi e Biblioteche, giugno 2018
  • Soggetti produttori
  • Soggetto conservatore