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Ferraro Pietro, 1944 – 1961

Ferraro Pietro, 1944 – 1961

  • Denominazione
    Ferraro Pietro
  • Tipologia e contesto del complesso archivistico
    • Fondo
  • Estremi cronologici
    • 1944 - 1961
  • Contenuto

    Le carte di Pietro Ferraro, donate pochi anni dopo la sua morte dalla moglie, Mynna Ferraro Cini, costituiscono un caso di conservazione archivistica eccezionale vista la loro natura di documenti prodotti da un agente in missione segreta, come fu Ferraro tra il luglio del 1944 e i primissimi giorni di maggio 1945 nel Veneto della Repubblica sociale italiana – RSI (si vedano i Cenni storici).
    Il fondo è costituito da documentazione di varia tipologia prodotta durante e subito dopo la conclusione della missione segreta alleata denominata Margot-Hollis e comandata dal partigiano veneziano. Il materiale conservato riguarda soprattutto l’area d’azione della missione, quindi il Veneto centrale e orientale comprese Padova, Venezia e Chioggia, settentrionale con il Trevigiano e il Bellunese e il Friuli, e riporta in quantità i dati e le informazioni su tedeschi e partigiani italiani richieste a Ferraro (nome in codice Antonio o Pierino) dal comando alleato.
    La documentazione maggiormente rappresentativa del fondo è costituita dai numerosissimi messaggi radio scambiati dalla missione con il comando dell’Office of Strategic Service – OSS americano e talvolta con i leader del Partito socialista italiano (Pietro Nenni in particolare) oltre le linee nemiche. Le sequenze dei messaggi fanno emergere l’intenso lavoro di trasmissione sostenuto dalla missione in collaborazione con la Brigata ferroviaria Matteotti di Venezia e il servizio Collegamenti e informazioni sicurezza – CIS, formazioni partigiane cui si appoggiò Ferraro per delineare in modo preciso la situazione del Veneto occupato e delle forze di Resistenza in azione: informazioni sugli obiettivi militari da colpire (prevalentemente ferroviari e stradali), sulle abitudini delle truppe tedesche, sulle relazioni con le formazioni partigiane locali, sugli aviolanci alleati effettuati e, nei giorni dell’insurrezione (l’ultimo messaggio fu inviato il 2 maggio), le fasi della ritirata tedesca dalle varie zone del Triveneto. Proprio in questa sequenza di comunicazioni, scarne dal punto di vista formale ma dense quanto a contenuto, si trovano alcuni riferimenti a Marghera e Porto Marghera, in particolare in merito ai bombardamenti angloamericani, alla rilevazione di truppe tedesche, alle fasi della liberazione di fine aprile 1945.
    L’archivio include i documenti che servirono a Pietro Ferraro per svolgere il suo ruolo di comandante della missione: sono presenti quindi rapporti al comando, relazioni per le richieste dei riconoscimenti dei meriti partigiani ed elenchi dei collaboratori della missione con descrizione sommaria delle personalità e delle azioni svolte (ve ne sono versioni diverse, più o meno formali, a seconda dell’uso previsto). Delle decine di uomini e donne che collaborarono stabilmente con Ferraro si citano Ermanno “Claudio” Giummoni comandante del servizio CIS (della Vetrocoke di Porto Marghera ma operante come collegamento della missione con il Friuli), e Mario Mainardis dirigente della Società adriatica di elettricità – SADE.
    Infine, tra le relazioni, se ne segnala una di particolare interesse per il presente lavoro: “Situazione degli stabilimenti di Porto Marghera di Venezia e Mestre dopo le incursioni aeree del 1943 e 1944 e dopo la ritirata dei tedeschi del 28-29 aprile 1945”, datata 2 maggio 1945 (si veda in G. Paladini e M. Reberschak, a cura di, La Resistenza nel Veneziano. Documenti cit. in Nota bibliografica).

  • Tipologia documentaria
  • Consistenza

    7 buste (dato provvisorio da rivedere a riordino ultimato)

  • Stato di ordinamento e conservazione

    Il fondo è in corso di riordino e inventariazione; lo stato di conservazione è buono.

  • Condizioni per la consultazione

    Liberamente consultabile previa richiesta al conservatore.

  • Strumenti di accesso

    Generali
    C. Saonara, Guida agli archivi dell’Istituto veneto per la storia della Resistenza, in Guida agli archivi della Resistenza, a cura della Commissione archivi-biblioteca dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, coordinatore Gaetano Grassi, Palombi, Roma 1983.
    Specifici
    Guida agli archivi degli istituti afferenti all’INSMLI on-line, scheda a cura di Chiara Saonara, 2004, consultabile dall’indirizzo beniculturali.ilc.cnr.it.
    C. Saonara, a cura di, Le missioni militari alleate e la Resistenza nel Veneto. La rete di Pietro Ferraro dell’OSS, Marsilio, Venezia 1990.
    È in corso di redazione un inventario analitico in formato digitale del fondo. Il riordino e l’inventariazione imporranno una certa cautela nell’utilizzo degli strumenti di accesso redatti precedentemente, compresa la presente scheda.

  • Nota bibliografica

    C. Saonara, a cura di, Le missioni militari alleate e la Resistenza nel Veneto. La rete di Pietro Ferraro dell’OSS, Marsilio, Venezia 1990.

  • Fonti

    C. Saonara, a cura di, Le missioni militari alleate e la Resistenza nel Veneto. La rete di Pietro Ferraro dell’OSS, Marsilio, Venezia 1990.

  • Compilatore
    Alessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
  • Revisione
    Franca Cosmai (archivio CASREC), giugno 2018
  • Soggetti produttori
  • Soggetto conservatore