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Dorigo Wladimiro, 1933 – 2006

Dorigo Wladimiro, 1933 – 2006

  • Denominazione
    Dorigo Wladimiro
  • Tipologia e contesto del complesso archivistico
    • Fondo
  • Estremi cronologici
    • 1933 - 2006 (con documentazione precedente)
  • Contenuto

    Wladimiro Dorigo, a pochi mesi dalla scomparsa, decise di riordinare l’intero complesso documentario prodotto in decenni di attività scientifica, nonché di impegno politico e giornalistico, per donarlo alla Biblioteca di area umanistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (BAUM). Anche se non poté ultimare il lavoro, fece però in tempo ad avviarlo impostando criteri di ordinamento e struttura del fondo: con tali indicazioni, in seguito, il Comitato scientifico appositamente istituito poté riprendere il riordino, tuttora in corso. L’archivio nel 2015 è stato dichiarato di interesse locale dalla Regione Veneto.
    Il complesso si articola in due sezioni: Archivio personale Wladimiro Dorigo (APWD), riordinato e inventariato analiticamente, e archivio scientifico, in corso di riordino, comprendente, oltre agli studi, alle tesi di laurea degli allievi e alle fonti utilizzate nel corso dell’attività scientifica, anche le cosiddette “fototeca” e “cartoteca” (raccolte di fotografie e cartine), e una folta rassegna stampa ordinata per materia.
    L’APWD a sua volta si articola nelle seguenti serie archivistiche (e intervalli cronologici):
    – Iuvenilia (1933-1967)
    – GIAC (Gioventù italiana dell’Azione cattolica) (1945-1998)
    – Democrazia cristiana (1948-1968)
    – Comune di Venezia (1946-1960)
    – Piano regolatore generale. Seconda e terza zona industriale (1925-1993)
    – Questioni veneziane (1931-1996)
    – «Questitalia» (1958-1971)
    – Biennale di Venezia (1927-1983)
    – Università (1976-1999)
    – Comune di Mira (1962-1971)
    – Consiglio regionale del Veneto (1981-1985)
    – Associazionismo e movimenti politici (1961-1972)
    – Varie (1960-2006)
    – Corrispondenza (1948-2006)

    Dati gli incarichi di consigliere comunale e assessore all’urbanistica assunti da Wladimiro Dorigo (nel 1956 in qualità di consigliere fece parte del Comitato redazionale del piano regolatore del Comune e della Commissione giudicatrice dei progetti raccolti), e il grande impegno che profuse nelle rilevanti problematiche urbanistiche ed economiche che Venezia dovette affrontare dalla seconda metà degli anni Cinquanta, legate in particolar modo alla zona industriale di Marghera, risultano di notevole interesse le serie Comune di Venezia e Piano regolatore generale. Seconda e terza zona industriale.
    Nella prima, accanto a documentazione di carattere più generale (convocazioni alle sedute del Consiglio comunale, resoconti stenografici, verbali delle sedute della Giunta, bilanci, carteggio riguardante questioni più o meno importanti, come la costruzione dell’aeroporto Marco Polo), si inserisce la sotto-serie Comune di Venezia piano regolatore generale (1946-1959, nove buste) contenente discussioni, interventi e relazioni su modalità di elaborazione e avanzamento dei lavori per la redazione del nuovo piano regolatore generale, approvato poi con Delibera commissariale del 20 marzo 1959 (sono compresi i progetti giunti in seguito al bando del concorso nazionale).
    La Legge del 2 marzo 1963, n. 397 istituiva il Consorzio per il nuovo ampliamento del porto e della zona industriale di Venezia-Marghera per la pianificazione della cosiddetta terza zona industriale (mai costruita); al suo interno fu creata la Commissione per la redazione del piano regolatore per l’ampliamento del porto di Marghera e Wladimiro Dorigo ne fu nominato presidente. La Commissione ebbe il compito di elaborare il nuovo piano regolatore (il terzo in ordine di tempo) per porto e zona industriale, in sostituzione del precedente risalente al 1953-1956; essa lo fece attraverso studi e ricerche preliminari riguardanti sostanzialmente il ruolo generale del polo produttivo di Porto Marghera all’interno del sistema regionale e nazionale e la possibile evoluzione dei traffici commerciali in relazione all’espansione delle sue attività. I lavori della Commissione, che si avvalsero della consulenza di vari esperti, società di indagine, conferenze di servizi ed enti, approdarono all’elaborazione di un piano regolatore che fu approvato dal Consorzio, quindi dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici nel 1965.
    Nella serie Piano regolatore generale. Seconda e terza zona industriale (1925-1993, 26 buste) sono state aggregate le carte che Dorigo raccolse in merito ai lavori della Commissione da lui presieduta. Al suo interno dunque vi si può trovare materiale di vario tipo prodotto da Consorzio, Commissione ed altri enti presumibilmente recuperati in copia, oppure originali (soprattutto corrispondenza) indirizzati allo stesso Dorigo. Qui si può rilevare: documentazione sull’istituzione del Consorzio (statuto, normativa varia), verbali delle riunioni del Consiglio di amministrazione e della Commissione, relazioni della stessa, indagini tecniche sulla fattibilità di nuovi insediamenti industriali in terza zona, studi sulle situazioni occupazionali e produttive di alcune aziende già insediate in seconda zona industriale (ad esempio Montedison e Società alluminio veneto per azioni – SAVA), anche eseguiti dall’Istituto regionale per lo sviluppo economico del Veneto – IRSEV, domande di insediamento nella nuova zona industriale, progetti delle aree previste, esami di pratiche di autorizzazione degli impianti, ricorsi di società contro il Consorzio, corrispondenza del presidente della Commissione, appunti su lavori e scavi fatti a Marghera dal 1961 ecc.
    Seppur in modo meno pervasivo, anche la più generica serie archivistica Questioni veneziane (1931-1996, 16 buste, incentrata soprattutto sul tema della salvaguardia della città) include materiale di un certo interesse per le vicende di Porto Marghera: la documentazione è inerente la questione dell’espansione della zona industriale, dei lavori del Consorzio per il nuovo ampliamento del porto e della zona industriale di Venezia-Marghera e del nuovo piano regolatore, ma anche l’inquinamento della laguna, relazioni e dati sulla produttività e i flussi commerciali di Porto Marghera.
    Si segnala, infine, la serie Comune di Mira (1962-1971, tre buste), anche questa di una certa rilevanza in quanto anche questo Comune fu direttamente coinvolto nella progettazione della terza zona industriale di Porto Marghera con l’inclusione nel Consorzio per il nuovo ampliamento. I documenti si riferiscono esclusivamente alla pianificazione territoriale dell’ente (piano regolatore, iniziative politiche e attività relative).

  • Tipologia documentaria
  • Consistenza

    321 buste, 30 scatole ca
    (APWD: 175 buste; per la sezione scientifica non si dispone del dato definitivo sulla consistenza)

  • Stato di ordinamento e conservazione

    L’archivio personale è stato riordinato, l’archivio scientifico è in corso di riordino; lo stato di conservazione è buono.

  • Condizioni per la consultazione

    Attualmente il conservatore sta studiando le modalità con cui poter far consultare il fondo documentario; per aggiornamenti si contatti la Biblioteca di area umanistica – BAUM di Ca’ Foscari.

  • Strumenti di accesso

    Archivio Wladimiro Dorigo, scheda descrittiva in www.regione.veneto.it.
    APWD, inventario analitico (fino al livello di unità documentaria), a cura del Comitato scientifico Archivio Wladimiro Dorigo; si sta procedendo al completamento dello strumento anche per l’archivio scientifico.

  • Fonti

    Archivio Wladimiro Dorigo, inventario in corso di revisione, a cura del Comitato scientifico Archivio Wladimiro Dorigo.

  • Compilatore
    Alessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
  • Soggetti produttori
  • Soggetto conservatore