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Confederazione generale italiana del lavoro – CGIL. Federazione impiegati e operai metallurgici – FIOM del Veneto, [sec. XX, anni Settanta] – sec. XXI, inizio

Confederazione generale italiana del lavoro – CGIL. Federazione impiegati e operai metallurgici – FIOM del Veneto, [sec. XX, anni Settanta] – sec. XXI, inizio

  • Denominazione
    Confederazione generale italiana del lavoro - CGIL. Federazione impiegati e operai metallurgici - FIOM del Veneto
  • Altre denominazioni
    • FIOM del Veneto
  • Tipologia e contesto del complesso archivistico
    • Complesso documentario
  • Estremi cronologici
    • [Sec. XX, anni Settanta] - sec. XX, anni Duemila, inizio (in prevalenza a partire dagli anni Ottanta)
  • Contenuto

    Si possono dare solo poche indicazioni di massima sul contenuto del fondo, per il quale, al momento, sono in corso un intervento di riordino e l’elaborazione di uno strumento di accesso.
    In generale le carte conservate includono il carteggio amministrativo della federazione regionale e la corrispondenza con i livelli provinciali in merito agli “affari generali”, ma anche documentazione derivata da conferenze, congressi e convegni. Particolare attenzione viene dedicata alla formazione professionale, ai temi del mercato del lavoro (sono presenti documenti prodotti dalla Commissione regionale per l’impiego), del problema emergente della delocalizzazione della produzione, delle pensioni, delle peculiarità e dei problemi dei diversi distretti industriali regionali (Porto Marghera, ma anche Dolo-Mirano, San Donà, il Vicentino); sono seguite le principali vertenze aziendali regionali e gli accordi sindacali suddivisi per settore produttivo (ad esempio telecomunicazioni e alluminio), le politiche industriali nazionali, i lavori dei comitati direttivi di federazione, alcuni referendum nazionali (come quello sul taglio della scala mobile del giugno 1985). Sono presenti anche indagini, ricerche e relazioni su lavoro e occupazione preparate dall’Istituto di ricerche economiche e sociali – IRES e da altri.
    Anche le tematiche legate all’industria metalmeccanica di Porto Marghera trovano buona cassa di risonanza nell’archivio della FIOM regionale, soprattutto per il suo ruolo di coordinamento e supervisione del lavoro della federazione provinciale veneziana e delle articolazioni di livello gerarchico inferiore da essa dipendenti. In particolare, per il polo industriale veneziano, sembrano i settori cantieristico e metallurgico ad occupare la quasi totalità delle attenzioni del sindacato, alla fine del decennio Settanta e nel decennio Ottanta controllati quasi interamente dallo Stato tramite l’Istituto per la ricostruzione industriale – IRI e l’Ente partecipazione e finanziamento industrie manifatturiere – EFIM, a Porto Marghera rappresentati da aziende in declino ma dotate di impianti di produzione imponenti ereditati, per il settore navale, dal Cantiere navale Breda, per l’alluminio principalmente da Società alluminio veneto per azioni – SAVA, Lavorazione leghe leggere – LLL, Montecatini INA (Industria nazionale alluminio).
    Per quanto si è potuto constatare, escludendo la corrispondenza tra FIOM Venezia e FIOM Veneto, non è rara la documentazione inviata alla federazione provinciale del sindacato e in copia anche alla segreteria regionale, oppure ai due enti contestualmente.
    Oltre a documentazione prodotta durante o in preparazione ai congressi di zona Venezia-Marghera, si rilevano, per il periodo che va dalla fine degli anni Settanta agli anni Ottanta (busta 30): comunicazioni dei Consigli di fabbrica di varie aziende del settore (ad esempio di Alluminio Italia di Fusina, del Cantiere navale Breda/Fincantieri, di LLL di Fusina, di Metallotecnica veneta, di SAVA Alluminio) in merito a questioni disparate nei rapporti con i vertici aziendali o con quelli sindacali zonali; convocazioni dei Consigli di fabbrica per incontri con i rappresentanti del sindacato; comunicazioni da parte dei livelli provinciali della Federazione lavoratori metalmeccanici – FLM (federazione di categoria unitaria CGIL, CISL, UIL) sulla situazione economico-produttiva delle industrie, sulla nomina dei delegati di fabbrica; comunicazioni degli enti locali (Regione Veneto) sulla situazione di grave crisi del porto industriale a metà anni Ottanta.
    Inoltre si è notata la presenza (busta 42) di documentazione relativa ad incontri con i rappresentanti delle aziende, di Intersind (il “sindacato” delle aziende dello Stato) e del Ministero delle partecipazioni statali per il raggiungimento degli accordi: ad esempio verbali di accordo per importanti aziende di Marghera del settore dell’alluminio (con Alluminia ex LLL, con SAVA Alluminio Veneto sull’ipotesi di chiusura degli impianti nel 1985), prospetti dettagliati del piano nazionale di ristrutturazione del settore dell’alluminio di metà anni Ottanta con gli interventi di MCS (società caposettore alluminio per EFIM) e FLM. Non manca documentazione pervenuta alla FIOM dal Centro medicina del lavoro di Marghera e dall’ENPI (Ente nazionale prevenzione infortuni) in merito a minuziose indagini ambientali (polveri e rumori) eseguite all’interno degli stabilimenti, in particolare dell’Alumetal di via delle Industrie (ex Montecatini INA).

  • Tipologia documentaria
  • Consistenza

    75 buste

  • Stato di ordinamento e conservazione

    Il fondo è in corso di riordino; lo stato di conservazione è buono.

  • Condizioni per la consultazione

    Il fondo è consultabile nei limiti imposti dallo stato di ordinamento e descrizione.

  • Strumenti di accesso

    Non sono disponibili strumenti di accesso al complesso archivistico; le buste all’esterno presentano in genere un’indicazione del contenuto, talvolta analitica.

  • Compilatore
    Alessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
  • Soggetti produttori
  • Soggetto conservatore