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DenominazioneConfederazione generale italiana del lavoro - CGIL. Camera del lavoro di Venezia
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Altre denominazioni
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Camera del lavoro CGIL di Venezia
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Tipologia e contesto del complesso archivistico
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Fondo
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Estremi cronologici
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1965 - 1995 ca (in prevalenza anni Settanta e anni Ottanta)
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Contenuto
Il consistente fondo archivistico intitolato alla Camera del lavoro veneziana e conservato dal Centro studi Ettore Luccini è intimamente collegato con l’omonimo fondo conservato dall’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea – IVESER, in quanto facenti parte entrambi dell’archivio prodotto dalla medesima struttura CGIL, depositati successivamente presso conservatori diversi.
Le carte conservate, per il trentennio di riferimento, riguardano svariate questioni inerenti il mondo del lavoro, soprattutto della fabbrica, trattate direttamente dalla Camera del lavoro o dalle diverse federazioni CGIL di categoria ad essa collegate. Nel fondo si possono individuare alcuni complessi archivistici esemplificativi dell’attività e della produzione documentaria. Sono trattate, soprattutto per gli anni Settanta e Ottanta, l’amministrazione e l’organizzazione territoriali della CGIL (es. i tesseramenti e la contabilità, la riforma del sindacato degli anni Settanta); grande spazio occupa la documentazione prodotta in occasione dei congressi della Camera del lavoro, dei congressi confederali CGIL (ma non solo, anche CISL) a vari livelli gerarchici (nazionali, regionali, provinciali) e di categoria (dei chimici FILCEA, dei metalmeccanici FIOM, dei postelegrafonici FILPT, della funzione pubblica FP, dei commerciali FILCAMS, degli edili FILLEA, dei pensionati SPI, degli alimentari FILZIAT, dei tessili FILTEA, degli artisti visivi FNLAV), ancora per i decenni Settanta e Ottanta; nel fondo è confluita cospicua documentazione di analisi e studio di problemi economici, produttivi, legislativi e di politica economica dei governi italiani (es. la delicata questione della “scala mobile”, per la quale venne meno il patto federativo tra i sindacati a metà degli anni Ottanta). Prevalgono le questioni prettamente sindacali direttamente connesse con il territorio: vertenze, scioperi, accordi, contratti di lavoro in fabbriche e aziende di svariati settori produttivi (fabbriche di Porto Marghera naturalmente, ma anche, per esempio, l’azienda dei trasporti veneziana ACTV, le forze di polizia ecc.). Sono trattate anche problematiche più generali, di grande rilevanza per la città di Venezia e la provincia (alluvione del 1966, problema della casa e della tutela dell’ambiente lagunare, elezioni amministrative, terrorismo, trasporti, porto), oppure di rilevanza nazionale ed internazionale (referendum sulla scala mobile del 1985, elezioni politiche ed europee, politica internazionale, disarmo ecc.).
In merito alle questioni sollevate da Porto Marghera e dalle aziende insediatevi la documentazione è eterogenea quanto a tipologia e argomento affrontato. Si segnala materiale prodotto in occasione di congressi (es. il I Congresso FILCEA della zona Venezia-Marghera), di convegni (es. quello del 1992 sulle centrali termoelettriche di Porto Marghera e il loro impatto ambientale), di conferenze di produzione di fabbrica (es. della cantieristica organizzata da PCI e PSI nel 1977, del Petrolchimico nel 1981), documentazione interna di aziende (circolari, bilanci ecc. provenienti soprattutto dal Petrolchimico) o prodotta dai Consigli di fabbrica e dal sindacato relativa ad accordi (es. con Montedison), vertenze, piattaforme rivendicative (in particolare per ENI, Montedison DIPA, Montefibre, per il Petrolchimico, per il settore dell’alluminio, ma anche SIRMA), in merito alla crisi industriale in corso a Porto Marghera, al rilancio o alla riconversione industriale (per Società alluminio veneto per azioni – SAVA e l’alluminio in particolar modo). Si trovano anche relazioni e contributi critici delle articolazioni locali e di fabbrica dei partiti (PCI, PSI, DC) alla discussione sul problema del lavoro e della riconversione industriale di Porto Marghera, nonché documentazione prodotta in occasione di lotte e proteste; documenti di varia provenienza sui problemi ambientali e sanitari del polo industriale e delle singole aziende (anche sul Centro di medicina del lavoro della Provincia di Venezia). Sono presenti anche rassegne stampa, raccolte di volantini su specifiche aziende (SAVA soprattutto) e di opuscoli e volumi su Porto Marghera in generale (cosiddetta “letteratura grigia”). Di particolare interesse un fascicolo sulla SIRMA contenente documentazione di provenienza e tipologia varie (anche dal Consiglio di fabbrica) dagli scioperi e le occupazioni del 1965 fino all’assemblea aperta tenuta il 30 settembre 1985. -
Tipologia documentariaaccordi e bozze di accordi sindacali appunti articoli di quotidiani e/o periodici atti congressuali circolari comunicati conferenze di produzione contratti corrispondenza documentazione contabile elaborati statistici sul tesseramento letteratura grigia normativa varia opuscoli pubblicazioni studi verbali di incontro volantini
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Consistenza
125 buste (460 fascicoli ca)
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Stato di ordinamento e conservazione
Il fondo è ordinato; lo stato di conservazione è buono.
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Condizioni per la consultazione
Liberamente consultabile
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Strumenti di accesso
Fondo Camera del lavoro CGIL di Venezia, inventario curato dal Centro studi Ettore Luccini, consultabile in www.archiviluccini.it.
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Fonti
Fondo Camera del lavoro CGIL di Venezia, inventario curato dal Centro studi Ettore Luccini, consultabile in www.archiviluccini.it (consultato nel mese di giugno 2018).
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CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
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Soggetti produttori
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Soggetto conservatore