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Chinello Cesco, 1922 – 2007

Chinello Cesco, 1922 – 2007

  • Denominazione
    Chinello Cesco
  • Tipologia e contesto del complesso archivistico
    • Fondo
  • Estremi cronologici
    • 1922 - 2007
  • Contenuto

    Per dare un’idea del contenuto del fondo e di come questo si è formato, sembra opportuno far parlare lo stesso Cesco Chinello, non solo produttore del proprio archivio, ma anche curatore di riordino e inventariazione; si cita dall’introduzione all’inventario, scritta nel gennaio 2001:
    “Questo è il catalogo del mio archivio che ho accumulato nel corso del tempo (dal 1943 in poi) senza una precisa intenzione o consapevolezza di metterlo insieme. Se c’era un’intenzione, era quella di uso immediato di queste carte per consultazione nel mio lavoro politico corrente, per la preparazione di relazioni, interventi, articoli ecc.
    Ne è venuto fuori invece un vero e proprio archivio che è poi stato alla base delle mie ricerche sul movimento operaio veneziano e veneto. Senza questo archivio non avrei potuto scrivere i libri che ho pubblicato. (…)
    La documentazione raccolta è solo politica (quello che vi è di personale è sempre politico) e molto composita e rispecchia, nei suoi contenuti, la mia attività nel PCI, nel sindacato, nel PDS [Partito democratico della sinistra] e fuori del PDS”.
    La documentazione ha ricevuto da parte del suo produttore un ordinamento in base ad un doppio criterio: prevalentemente cronologico, in quanto ciascun fascicolo è aggregato in base all’anno dei documenti e nelle buste i fascicoli si succedono seguendo la linea del tempo, e poi tematico, in quanto ciascun fascicolo è incardinato su un fatto, un evento, una questione riguardante il partito, il sindacato (visti nelle loro dimensioni nazionale, regionale e cittadino), o Venezia-Porto Marghera, inquadrate nella loro dimensione operaia soprattutto, ma anche urbanistica. Il titolo di ciascun fascicolo individua la tematica ritenuta più significativa, ma conserva tutta la documentazione raccolta nel periodo cronologico di riferimento, proveniente soprattutto dai sindacati (in particolare le federazioni CGIL), dai partiti (in particolare il PCI), dai movimenti e dai loro rappresentanti, ma anche dalla Confindustria di Venezia, dalla stampa, da amici e colleghi di Chinello. Se a questo si aggiunge che nell’attività di partiti e sindacati veneziani, negli anni considerati, le questioni sollevate dallo sviluppo del porto industriale veneziano erano di fondamentale rilevanza e urgenza, si può affermare che il tema Porto Marghera pervade sostanzialmente tutto il fondo documentario: si tratta cioè di uno dei principali fili conduttori che tiene insieme l’insieme dei documenti raccolti. In particolar modo fino all’inizio degli anni Ottanta non c’è quasi fascicolo in cui non sia presente un verbale di riunione o di accordo sindacale, un volantino, un articolo, un ciclostilato o una comunicazione qualsiasi riguardante una fabbrica di Marghera, senza preferenza per un settore produttivo o per un altro: agroalimentare, metalmeccanico, metallurgico, chimico, petrolchimico, elettrico; anche se si può osservare come i temi riguardanti l’industria petrolchimica, siderurgica e meccanica occupino le attenzioni maggiori. Le questioni trattate dai documenti ruotano prevalentemente attorno alle seguenti tematiche: condizione operaia (nei suoi vari aspetti: salariale, sanitaria, i rapporti con le dirigenze ecc.), rivendicazioni, lotte e politiche sindacali, organi dei lavoratori e rappresentanza sindacale negli stabilimenti, programmazione politico-economica attuata dalle istituzioni, storia e memoria di Porto Marghera.
    A titolo esemplificativo si elencano di seguito alcuni dei fascicoli nei quali il tema Porto Marghera risulta predominante: “Sviluppo di Porto Marghera” (1948), “Scioperi a rovescio” (1949-1950), “Condizioni di lavoro nelle fabbriche” (1955), “L’iniziativa sindacale a livello aziendale” (1957), “Premio di produzione all’Acsa [Applicazioni chimiche società anonima]” (1960), “Il Prg [Piano regolatore generale] di Venezia” (1961), “Il progetto legge comunista per la 3^ zona industriale” (1962), “La legge sulla terza zona” (1963), “L’avanzata del PCI e il convegno operaio regionale” (1963), “La 3^ zona e i Prg di Mira e Spinea” (1963), “Sirma e Vietnam” (1965), “Il Consorzio 3^ zona e il giornaletto Italsider” (1965), “La lotta contrattuale dei metalmeccanici” (1966), “ ‘Tutta Porto Marghera in lotta’ ” (1966), “Il gruppo Montedison: analisi istituzionale” (1966-1975), “I licenziati alle Leghe Leggere” (1967), “ “5.000 uguali per tutti” al Petrolchimico” (1968), “L’accordo sul premio di produzione al Petrolchimico” (1968), “Il circolo “R. Panzieri” di Marghera” (1969), “L’accordo alla Châtillon” (1969), “13/9/1969, Cgil/Cisl/Uil, ‘Il grande scontro contrattuale tra lavoratori e padroni è iniziato!’ ” (1969), “L’occupazione dell’Abital: la prima fabbrica chiusa di Marghera” (1970), “Il Comitatone sul canale Malamocco-Marghera” (1970), “ “I negri a Porto Marghera” ” (1970), “La conferenza della zona industriale con [Pietro] Ingrao” (1971), “I provvedimenti disciplinari inflitti dall’Italsider a [Benito] Canever” (1971), “L’analisi del gruppo Montedison” (1973), “Il primo libro [C. Chinello, Forze politiche e sviluppo capitalistico cit.]” (1975), “Il libro sulla nascita di Marghera [C. Chinello, Porto Marghera 1902-1926 cit.]” (1979), “La mostra su Marghera e il saggio sulla Resistenza a Marghera” (1985), “Le 8 tesi su Porto Marghera” (1992), “ “La Tangentopoli di Marghera” ” (1992), “Il nuovo piano regolatore di Marghera” (1996), “La richiesta di rinvio a giudizio di Eni e Montedison da parte del PM Casson” (1996).
    Le principali società di Porto Marghera sulle quali si rileva documentazione nel fondo sono, in ordine alfabetico: Abital, Acciaierie di Piombino, Applicazioni chimiche società anonima – ACSA, (Vetrocoke) Azotati, Caffaro, Cantiere navale Breda, Châtillon, Chiari & Forti, Elettrometallurgica San Marco, Fertimont, Ilva altiforni e acciaierie d’Italia, Industria raffinazione oli minerali – IROM, Italsider, Montecatini fertilizzanti, Montecatini INA (Industria nazionale alluminio), Lavorazione leghe leggere – LLL, Liquigas, Montedison, Montefibre, Montevecchio società italiana del piombo e dello zinco, Officine Galileo, Riseria italiana, Società adriatica di elettricità – SADE, Socieà alluminio Veneto per azioni – SAVA (alluminio e allumina, stabilimento di Fusina), Società italiana refrattari Marghera – SIRMA, Sicedison, Vego, Vetrocoke, Vidal.
    Il fondo, che presenta una lacuna per gli anni 1986-1994 dovuta a dispersione documentaria imputabile a cause accidentali, presenta una partizione in due sezioni, corrispondenti ai due versamenti con cui Cesco Chinello conferì la documentazione al soggetto conservatore.
    È presente anche del materiale fotografico riguardante la politica veneziana e l’attività di Chinello tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Novanta, oltre ad una raccolta di manifesti riguardanti prevalentemente la politica veneziana.

  • Tipologia documentaria
  • Consistenza

    110 buste

  • Stato di ordinamento e conservazione

    Il fondo è in gran parte ordinato; lo stato di conservazione buono.

  • Condizioni per la consultazione

    Liberamente consultabile

  • Strumenti di accesso

    Fondo Cesco Chinello, inventario, a cura di Cesco Chinello, consultabile in formato digitale presso il conservatore.
    La sezione fotografica del fondo e la raccolta dei manifesti sono state digitalizzate e sono accessibili dal sito web www.albumdivenezia.it.

  • Fonti

    Fondo Cesco Chinello, inventario del fondo, a cura di Cesco Chinello, 2001.
    Fondo Cesco Chinello, scheda descrittiva, in www.iveser.it (consultata nel mese di giugno 2018).

  • Compilatore
    Alessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
  • Soggetti produttori
  • Soggetto conservatore