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DenominazioneCamera dei deputati della Repubblica italiana
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Altre denominazioni
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Camera dei deputati. Archivio del periodo repubblicano
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Tipologia e contesto del complesso archivistico
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Fondo
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Estremi cronologici
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1948 - 2008
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Contenuto
L’archivio storico della Camera dei deputati si rivela ricco di documentazione significativa per l’approfondimento di diversi ambiti della storia di Porto Marghera nella seconda parte del XX secolo e nei primi anni del XXI, in virtù del controllo sull’operato degli organi di governo consentito dal nuovo regime democratico-parlamentare ed esercitato dai deputati (veneziani, veneti ma non solo), e grazie all’iniziativa legislativa.
Nell’Aula parlamentare le questioni locali e particolari possono assumere rilevanza e risonanza nazionale e insieme restituire l’immagine reale del Paese, così anche per Porto Marghera il dibattito e l’iniziativa parlamentari colgono tutto lo spettro delle problematiche emerse nel corso della parabola del polo industriale nella seconda metà del Novecento: esse sono di natura economica, industriale, sindacale, politica, sociale, ambientale; possono inserirsi in un più ampio dibattito riguardante l’assetto stesso dell’economia nazionale, oppure possono essere circoscritte alla realtà veneziana. L’archivio storico della Camera dei deputati, un archivio aperto, in continuo accrescimento ed esteso fino ad anni recentissimi, restituisce un’immagine fedele dell’evoluzione nel tempo dell’interesse per il polo industriale veneziano da parte della politica nazionale. Per la vastità del fondo segnalato si può dare solo qualche spunto di ricerca rimandando, per ricerche più puntuali, agli efficaci strumenti di accesso on-line e cartacei predisposti dall’Archivio storico della Camera.
Il fondo prodotto dalla Camera dei deputati della Repubblica italiana si articola nelle seguenti serie documentarie:
– Verbali d’Aula (1948-2018)
– Commissioni permanenti e speciali (1948-2018)
– Disegni e proposte di legge (1948-2018)
– Firme relative a proposte di legge di iniziativa popolare (1968-2001; 2006-2018)
– Originali dei progetti approvati (“messaggi”)
– Interrogazioni, interpellanze e mozioni (1948-2001)
– Petizioni (1948-2018)
– Giunte (1948-2018)
– Documenti stampati e non stampati (1948-2018)
– Schede anagrafiche dei deputati (1945-1987)
– Incarti di segreteria (1948-1979)
– Protocolli (1948-1986)
– Servizio Assemblea (1963-2018)
– Servizio del bilancio (1987-1992)
– Ricorsi alla Corte costituzionale (1953-1997)
– Miscellanea (1949-1994)Attraverso i resoconti stenografici degli Atti parlamentari pubblicati dalla stessa Camera (si vedano le Note), che riportano le discussioni svolte durante le sedute dell’Assemblea, si può rilevare come le serie documentarie di maggior interesse per le vicende del porto industriale siano le seguenti: Commissioni permanenti e speciali, Disegni e proposte di legge, Interrogazioni interpellanze e mozioni.
La serie Commissioni permanenti e speciali (per qualche informazione sommaria si vedano i Cenni storici) “comprende nella maggior parte dei casi i verbali delle sedute, spesso integrati da corrispondenza e documentazione relativa ad indagini conoscitive effettuate dalle Commissioni”. La serie è ricca di documentazione inerente le problematiche di Porto Marghera, in particolare per gli anni più recenti, a partire dalla fine degli anni Settanta fino alla fine del primo decennio del Duemila: attraverso i Bollettini delle Commissioni (consultabili on-line, si vedano gli Strumenti di accesso) si rileva come i temi maggiormente approfonditi nei lavori delle Commissioni sono: la riconversione industriale di aziende partecipate dallo Stato non ritenute più strategiche (Commissione per la ristrutturazione e riconversione industriale), la tutela della salute dei lavoratori (XII Commissione affari sociali), l’inquinamento e le attività illecite legate allo smaltimento illegale di rifiuti tossici prodotti dalle aziende Montedison a Porto Marghera (Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, che operava nello stesso torno d’anni in cui si celebrava il processo al Petrolchimico e che discusse anche dell’accordo di risarcimento allo Stato pattuito dal colosso chimico), il terrorismo degli anni Settanta e Ottanta (Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi).
I fascicoli della serie dei Disegni e proposte di legge “contengono, oltre al testo del progetto di legge [e le argomentazioni a suo supporto del o dei proponenti], materiale che ne documenta l’iter parlamentare, di consistenza e natura spesso diversa. In particolare, è spesso presente carteggio (comprendente le lettere di trasmissione da un ramo all’altro del Parlamento), il decreto di autorizzazione alla presentazione dei disegni di legge di origine governativa, a firma del Presidente della Repubblica, nonché testi, anche manoscritti, di relazioni, emendamenti, studi particolari”. Quanto alle proposte e ai disegni di legge aventi Porto Marghera come oggetto, si possono rilevare i seguenti:
– Riconoscimento della personalità giuridica del Consorzio per lo sviluppo della zona industriale di Marghera, proposto nel 1957 da Eugenio Gatto (Democrazia cristiana) e da altri parlamentari, come Ida D’Este, Giovanni Battista Gianquinto e Giovanni Tonetti.
– Ampliamento del porto e zona industriale di Venezia-Marghera, proposto nel 1959 da Vincenzo Gagliardi (Democrazia cristiana) e da altri parlamentari, come Quirino Borin e Ruggero Lombardi), discusso in Assemblea nel novembre 1959, deferita in IX Commissione lavori pubblici, in seguito trasformato in legge (n. 1233 del 20 ottobre 1960).
– Autorizzazione a vendere a trattativa privata all’Ente nazionale idrocarburi (ENI) un suolo di circa metri quadrati 384.236, denominato “Isola dei petroli”, di pertinenza del patrimonio disponibile dello Stato, sito in Marghera, proposto nel 1961 dal ministro delle finanze Giuseppe Trabucchi, approvato dalla IV Commissione finanze e tesoro, quindi trasformato in legge (n. 205 del 14 marzo 1961).
– Nuovo ampliamento di porto e zona industriale di Venezia, proposto nel 1962 da Vincenzo Gagliardi (Democrazia cristiana) e da altri, deferito alla IX Commissione (lavori pubblici), in seguito approvata in legge (n. 397 del 2 marzo 1963) cui si abbina la proposta di Giuseppe Golinelli (Partito comunista) di ampliamento della zona industriale nel territorio del Comune di Mira.
– Disposizioni per la progressiva dismissione e riconversione eco-compatibile dei cicli produttivi maggiormente nocivi del polo chimico di Porto Marghera, per la salvaguardia occupazionale dei lavoratori interessati e per la concessione di benefìci in favore dei lavoratori esposti al ciclo del cloruro di vinile monomero, proposto nel 2006 da Luana Zanella (gruppo misto, poi Verdi), deferito alla X e XII Commissione riunite.Quelli elencati sono solo i principali disegni di legge proposti aventi per oggetto specifico Porto Marghera e il suo sviluppo, ma occorre sottolineare che, nel corso della vita repubblicana della Camera, molti altri provvedimenti legislativi coinvolsero più o meno indirettamente la zona industriale veneziana, e che questi, per giungere all’approvazione, produssero le relative discussioni parlamentari: in questa sede si possono solo segnalare i bilanci e le variazioni di bilancio di vari Ministeri (marina mercantile, del tesoro, del lavoro e previdenza sociale, dell’industria, delle partecipazioni statali, dei trasporti, dei lavori pubblici), che a diversi gradi coinvolsero le industrie e l’attività portuale di Porto Marghera data la sua centralità strategica per l’economia nazionale, le infrastrutture, i trasporti, le risorse investite e l’importanza per l’occupazione.
Ai fini di una ricognizione esauriente delle discussioni dei disegni di legge in Aula e della documentazione a disposizione delle Commissioni parlamentari, è opportuno rimarcare l’importanza dell’esame delle carte dei fascicoli delle serie: in essi infatti può trovarsi documentazione istruttoria fatta pervenire alla Camera o alle Commissioni di competenza in seguito non presentata in Aula, quindi non rilevabile dai resoconti degli Atti.
Nella serie Interrogazioni, interpellanze e mozioni è conservata la traccia documentaria del principale strumento di controllo sull’attività di governo a disposizione dei deputati e quindi, per loro tramite, degli elettori: le interrogazioni (a risposta orale o scritta) rivolte a ministri e Presidente del Consiglio soprattutto da parte dei deputati veneziani e veneti in merito alle più varie questioni riguardanti Porto Marghera sono numerose. Anche in questo caso non si può che fare qualche esempio significativo: il 18 novembre 1949 l’interrogazione di Eugenio Gatto, di Giovanni Ponti e di Pietro Lizier (Democrazia cristiana) al ministro della marina mercantile per l’adozione di provvedimenti urgenti per il salvataggio del Cantiere navale Breda, ritenuto in forte crisi; il 15 marzo 1950 l’interrogazione di Umberto Sannicolò (Partito comunista) al ministro dell’interno in merito alla violenta repressione delle manifestazioni di protesta degli operai del Cantiere Breda il 14 marzo 1950; il 14 aprile 1955 l’interrogazione di Odo Spadazzi (Partito monarchico) al ministro della marina e a quello dei lavori pubblici in merito alla necessità di adeguare la profondità dei canali di Porto Marghera alla stazza delle navi; il 23 settembre 1955 l’interrogazione di Lucio Mario Luzzatto (Partito socialista) e di Giobatta Gianquinto (Partito comunista) ai ministri del lavoro e dell’industria in merito ai licenziamenti di operai membri della Commissione interna dell’Ilva di Porto Marghera; il 5 ottobre 1955 l’interrogazione di Giobatta Gianquinto e Giovanni Tonetti (Partito socialista) ai ministri dell’industria e del lavoro sulla decisione dello stabilimento Liquigas di Porto Marghera di licenziare 90 dipendenti; il 22 luglio 1957 l’interrogazione di Giuseppe Basile (Partito monarchico) al ministro del lavoro sui risultati elettorali nelle Commissioni interne degli stabilimenti anche di Porto Marghera del sindacato, legato al Movimento sociale italiano – MSI, Confederazione italiana sindacati nazionali lavoratori – CISNAL; il 25 marzo 1963 l’interrogazione di Massimo Alesi (Partito liberale) al ministro dei lavori pubblici a riguardo dei provvedimenti da prendere per regolare l’appalto dei lavori di costruzione del Canale dei petroli; il 29 gennaio 1964 l’interrogazione di Vincenzo Gagliardi (Democrazia cristiana) al ministro delle partecipazioni statali sui provvedimenti urgenti da prendere per risolvere la grave crisi occupazionale dell’Italsider e dei frequenti scioperi proclamati nello stabilimento; il 29 settembre 1964 l’interrogazione di Gianmario Vianello e Giuseppe Golinelli (Partito comunista) al ministro dell’industria sulla grave situazione occupazionale di Breda, Edison e Società italiana refrattari Marghera – SIRMA e, ancora sulla SIRMA, l’interrogazione di Costante Degan (Democrazia cristiana) nel 1965 al ministro del lavoro sui provvedimenti da adottare contro i licenziamenti minacciati dall’azienda; il 4 marzo 1969 l’interrogazione di Franco Busetto (Partito comunista) sulle clausole della convenzione tra Medicina del lavoro dell’Università di Padova e le aziende Montedison di Porto Marghera per il servizio di medicina di fabbrica; il 23 giugno 1971 l’interrogazione di Cesco Chinello, Vianello e altri a chiedere precisazioni sulla vertenza della Società alluminio veneto per azioni – SAVA con i lavoratori a rischio di licenziamento; il 14 maggio 1980 interrogazioni di vari deputati sul crescente clima di tensione in area veneta dopo gli omicidi del vicepresidente Montedison Sergio Gori e del vicequestore Alfredo Albanese rivendicati dalle Brigate rosse; nel 1981 interrogazioni sull’omicidio di Giuseppe Taliercio; il 29 maggio 1985 interrogazioni di vari deputati sullo sversamento in Adriatico di fanghi tossici prodotti da Montedison. I fascicoli della serie, pur presentando delle lacune, conservano gli “originali delle interrogazioni, interpellanze e mozioni presentate, e comprende a volte la corrispondenza con i deputati concernente la relativa iscrizione all’ordine del giorno, gli schedoni di indice, ed altra documentazione più eterogenea.” -
Tipologia documentaria
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Consistenza
268 volumi, 9.388 buste, 72 registri, 141 scatole (in corso di aggiornamento per il periodo 2008-2018)
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Stato di ordinamento e conservazione
Il fondo è ordinato; lo stato di conservazione è buono.
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Condizioni per la consultazione
Liberamente consultabile previa richiesta al conservatore
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Strumenti di accesso
Generali
Archivio storico Camera dei deputati, Guida ai fondi dell’Archivio storico della Camera dei deputati, 2010 (in corso di aggiornamento a tutta la XVII legislatura), scaricabile in formato elettronico (pdf) dal sito web del conservatore.Specifici
Database consultabile on-line dei deputati eletti alla Camera del Regno e della Repubblica d’Italia, del calendario dei lavori parlamentari dalla prima legislatura del 1948, degli atti e dei documenti (progetti di legge, atti di indirizzo e controllo, documenti parlamentari), navigabile al sito storia.camera.it, con la digitalizzazione in formato pdf dei resoconti delle sedute in Aula, dei bollettini delle Commissioni, dei documenti elaborati dalla Camera.
Indici dell’attività legislativa, disponibili presso la Biblioteca della Camera dei deputati (si veda in Note). -
Note
Vale la pena sottolineare la rilevanza dei resoconti stenografici degli Atti parlamentari, conservati nella Biblioteca della Camera dei deputati così come in tutte le biblioteche nazionali d’Italia. Da essi infatti si possono avere dei riferimenti archivistici precisi per accedere alla documentazione appartenente alle serie archivistiche nominate attraverso il numero dell’atto parlamentare discusso, corrispondente alla segnatura archivistica dei fascicoli delle serie Commissioni permanenti e speciali, Disegni e proposte di legge, Interrogazioni interpellanze e mozioni, sempre riportato nei resoconti stenografici.
Nei resoconti inoltre si trovano trascritte le discussioni avvenute in Aula in merito alle proposte di legge avanzate, sono registrate le mozioni della Camera, le interrogazioni e le interpellanze dei parlamentari e, quando si dà il caso, lo svolgimento dei lavori con le risposte dei ministeri o del Presidente del Consiglio dei ministri. Per esempio, le discussioni suscitate in Aula dal procedimento di approvazione e conversione in legge dei bilanci di vari Ministeri, pur non riguardando direttamente le industrie di Porto Marghera (si veda più sotto), rivestono un certo interesse anche per le vicende del polo industriale veneziano per buona parte dell’arco cronologico compreso dal complesso documentario. È il caso, per esempio, della discussione avvenuta il 22 giugno 1960 in occasione dell’approvazione del bilancio del Ministero delle partecipazioni statali: in essa intervenne il veneziano Vincenzo Gagliardi (Democrazia cristiana) e in quell’occasione presentò un’inchiesta da lui svolta sulle condizioni dei lavoratori di alcuni importanti stabilimenti del polo industriale veneziano (la raffineria dell’Industria raffinazione oli minerali – IROM, l’Azienda generale italiana petroli – AGIP, l’Ilva e il Cantiere navale Breda), presentandone le condizioni di lavoro igienico-sanitarie e i rapporti con le dirigenze, con particolare attenzione alla situazione di crisi del Cantiere navale e il suo rapporto con le partecipazioni statali. Altri esempi possono essere la discussione del 2 aprile 1966 suscitata dalla proposta di un disegno di legge di variazione del bilancio dello Stato che prevedeva la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende a partecipazione statale, inclusi il Cantiere navale Breda, da inserire in Fincantieri, e Italsider e la discussione sul disegno di legge per la salvaguardia di Venezia nel 1973 con l’intenso intervento di Gianni Pellicani (Partito comunista).Per la compilazione della presente scheda ci si è serviti dei resoconti stenografici degli atti parlamentari, da questi tuttavia non emerge l’attività legislativa e non legislativa dell’Aula nella sua interezza; ricerche più sistematiche ed esaurienti possono essere fatte basandosi sugli Indici dell’attività legislativa, strutturati per voci tematiche, e validi per Camera del Regno, Consulta, Costituente e Camera dei deputati della Repubblica. Gli Indici sono consultabili presso la biblioteca della Camera dei deputati.
Per quanto riguarda le Commissioni parlamentari a composizione bicamerale (Camera dei deputati e Senato), si vuole mettere in evidenza il particolare sistema di conservazione della documentazione prodotta in base alla provenienza del parlamentare che le presiede: se il presidente proviene dalla Camera dei deputati la documentazione confluisce nell’Archivio storico della Camera, se invece proviene dal Senato è versata nell’Archivio storico del Senato.
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Fonti
Camera dei deputati, Portale storico on-line in storia.camera.it (consultato nel mese di giugno 2018).
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CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
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Soggetti produttori
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Soggetto conservatore