-
DenominazioneBellotto, Franco
-
Tipologia e contesto del complesso archivistico
-
Fondo
-
-
Estremi cronologici
-
1973 - 2010
-
-
Contenuto
Il fondo intitolato a Franco Bellotto conserva cospicua documentazione prodotta dall’Associazione esposti amianto – AEA sezione di Venezia (si vedano i Cenni storici) nel corso dell’intensa attività svolta dalla data di fondazione fino ad anni recentissimi. Costituisce quindi un complesso documentario di grande importanza per la storia ambientale di Porto Marghera, così come i fondi prodotti dagli avvocati Emanuele Battain e Luigi Scatturin per la più nota vicenda del cloruro di vinile monomero (CVM) al Petrolchimico (si vedano le schede relative).
La rilevanza del fondo deriva dal tipo di funzione che si diede l’AEA sin dalla fondazione, ovvero di promozione della sensibilizzazione al problema della pericolosità dell’amianto, della denuncia e dell’assistenza agli esposti all’amianto e/o ai familiari, soprattutto in sede giudiziaria, per l’ottenimento di risarcimenti e sentenze di condanna nei confronti delle aziende inadempienti della normativa sulla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall’esposizione all’amianto. L’avvio dei provvedimenti legislativi si registra già nel 1965 (Decreto del Presidente della Repubblica n. 1124) con la previsione di particolari forme di indennizzo per i lavoratori affetti da asbestosi (la malattia ai polmoni provocata dall’inalazione delle fibre di amianto), ma il quadro normativo fu definito più compiutamente nel 1991 con il Decreto legislativo n. 277, che introduceva obblighi di tutela particolari per i datori di lavoro (come l’obbligo di fare valutazioni preventive del rischio, l’obbligo di informare i lavoratori, l’obbligo di adottare misure tecniche particolari a difesa della salute, l’obbligo di attuare una sorveglianza sanitaria sui dipendenti ecc.), fino alla messa al bando completa del materiale con la Legge n. 257 del 12 marzo 1992, e al Decreto legislativo n. 257 del 25 luglio 2006, tuttora in vigore, che tutela la salute dei lavoratori in luoghi con possibile presenza di amianto o impegnati nello smaltimento dei manufatti di amianto ancora presenti.
Nel fondo il materiale riguardante l’esposizione all’amianto negli stabilimenti di varie società di Porto Marghera è consistente: adesioni di lavoratori, esposti alla Procura, richieste di riconoscimento di status di esposto all’amianto da parte di operai, indagini, elenchi di lavoratori esposti, sentenze di condanna per aziende, rassegna stampa ecc.
Si deve segnalare la documentazione riguardante il processo che nel 2005 l’associazione, costituitasi parte civile presso il Tribunale di Venezia, contribuì ad avviare contro alcuni dirigenti di Fincantieri di Marghera (ex Cantiere navale Breda), riconosciuti poi responsabili del decesso per mesotelioma pleurico di 11 operai e di tre delle loro mogli. Di questo procedimento nel fondo si conserva il primo esposto alla Procura nel 1995, la costituzione a parte civile, la lista dei testi del pubblico ministero Pipeschi, i ricorsi dei lavoratori al giudice del lavoro per il riconoscimento dell’esposizione all’amianto, le motivazioni della condanna finale per i dirigenti Fincantieri, la sentenza di secondo grado del 2011, una rassegna stampa.
Molti lavoratori di altre società insediate a Marghera tra anni Novanta ed inizio 2000 adirono le vie giudiziarie lasciando traccia nell’archivio dell’AEA: Alumetal, Enichem, Feltrificio veneto, Metallotecnica veneta, il complesso del Petrolchimico, Vidal.
Nel fondo inoltre è presente documentazione riguardante l’amministrazione cittadina, in particolare della Municipalità veneziana di Carpenedo-Bissuola, tra anni Novanta e 2000 e una modesta ma significativa quantità di carte inerenti l’esperienza personale di Franco Bellotto di operaio al Petrolchimico, compreso il rientro dopo la condanna per associazione sovversiva ad inizio anni Ottanta, in seguito annullata per assoluzione.
Infine, sono raccolte pubblicazioni diverse sull’ambiente lagunare e la sua salvaguardia. -
Tipologia documentaria
-
Consistenza
12 scatoloni
-
Stato di ordinamento e conservazione
Il fondo è in corso di riordino; lo stato di conservazione è buono.
-
Condizioni per la consultazione
Previa richiesta il fondo è consultabile ma, a causa della presenza di dati sensibili e la datazione relativamente recente della documentazione, si applicano particolari restrizioni alla consultazione in base alla normativa vigente in materia di protezione della riservatezza (Decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196) e al regolamento interno adottato dal conservatore.
-
Strumenti di accesso
Fondo Franco Bellotto, schedatura analitica delle unità archivistiche, a cura di Giorgio Cecchetti, 2018.
-
Fonti
Fondo Franco Bellotto, scheda descrittiva, a cura di Marco Borghi, 2015.
Fondo Franco Bellotto, schedatura delle unità archivistiche, a cura di Giorgio Cecchetti, 2018. -
CompilatoreAlessandro Ruzzon, prima redazione giugno 2018
-
Soggetti produttori
-
Soggetto conservatore